'Na' tazzulella e' cafè acconcia a vocca a chi nun po' sapè,e nui tirammo annanz che rulore e' panze e invece e c'aiutà c'abboffano e' cafè', cantava nel branodal titolo Na Tazzulella 'E Cafe' ironicamente il compianto cantautorenapoletano Pino Daniele, scomparso come noto lo scorso gennaio (morte che hainnescato lo sconcerto dei napoletani, maanche tanta amarezza per come è arrivata).
Parlava della mitica tazzina dicaffè, che a Napoli è un rito irrinunciabile, che svolge anche importantifunzioni sociali. Ma secondo una ricerca dell’Università del Texas, pubblicatasulla rivista Plos One, ha importanti funzioni anche per i rapporti sessuali,aiutando eventuali disfunzioni rettili. Insomma, come diceva un altro compiantomito italiano, Nino Manfredi, in una nota pubblicità degli anni '80: più lomandi giù e più ti tira su. Ma quanto berne?
Meglio assumerne 1-2 tazzine al giorno
Come riporta Bergamo sera, i ricercatori hanno utilizzato unvasto campione di quattromila uomini, dando loro determinate quantità didiverse bevande di uso comune: caffé, té, bevande gassate e bevande sportiveche hanno consumato in media al giorno.
Ebbene, hanno notato che la caffeinainnesca una serie di meccanismi che inducono le arterie del pene a rilassarsi,aumentando il flusso sanguigno. Ma quanto assumerne? Chi ne consuma tra gli 85e 170 mg, grossomodo l’equivalente di una-due tazzine al giorno, ha il 42% inmeno possibilità di andare incontro a disfunzione erettile rispetto a chi nonne assume per nulla. Ancora meglio per chi ne assume di più, ossia tra 171 e300 milligrammi al giorno, avendo così il trentanove per cento in meno diprobabilità di avere spiacevoli insuccessi sotto le lenzuola. Anche in persone affetteda sovrappeso, obesità e ipertensione.
Comunque, meglio non esagerare e assumere un paio di tazzineal giorno a colazione e dopo pranzo.
Meglio evitare la sera, perché puòportare insonnia. Gli esperti indicano come massimo lasso di tempo otto oreprima di andare a dormire. Insomma, la succitata pubblicità pluritrentennale con il grande Nino Manfredi ci aveva visto lungo...