In passato il Sistema Sanitario Nazionale non rimborsava il costo dei farmaci omeopatici facendo ritenere fondata la tesi dei detrattori della medicina alternativa, che ritengono tali rimedi alla stregua di un palliativo senza fondamento scientifico.
Ma adesso che i farmaci omeopatici potranno essere messi in commercio, a partire dal 2016 con le dovute licenze e l'autorizzazione dell'Aic (Agenzia italiana del Farmaco), qualche dubbio sorgerà anche nelle credenze popolari, che non hanno mai attribuito un valore curativo ai farmaci omeopatici.
Basta pensare a questa bizzarra situazione per avere contezza di quanto ci sia, nell'opinione collettiva, molta confusione sul tema della omeopatia in Italia, che rappresenta comunque uno dei principali mercati dei medicinali omeopatici in Europa, collocandosi al terzo posto dopo Francia e Germania.
Per i sostenitori e gli utilizzatori di farmaci omeopatici, la lotta per affermare la validità della medicina omeopatica si presenta in salita: basti pensare che sulle confezioni dei farmaci italiani attualmente in vendita sul mercato, non sono contenute le indicazioni sull'uso e nemmeno la posologia. I detrattori delle medicine alternative continuano a rivendicare il fatto che non esistono fondamenti scientifici che dimostrerebbero l'efficacia dei principi attivi contenuti nei farmaci omeopatici, e allora è lecito chiedersi, come mai, adesso, l'Aic si sia decisa ad autorizzare l'immissione in commercio di tali farmaci.
Un interessante studio francese conferma l'efficacia della medicina alternativa
In Francia, è stato lo stesso governo a finanziare uno studio apposito per testare l'efficacia dei farmaci omeopatici. Dallo studio è emerso che chi usa questi farmaci per patologie muscolo-scheletriche, per le affezioni delle via aeree e per i disturbi dell'umore ottiene un risultato paragonabile a quello ottenuto con i farmaci allopatici.
Con il beneficio, per chi usa farmaci omeopatici, di non patire gli effetti collaterali normalmente indotti in una percentuale rilevante di soggetti per l'uso reiterato di farmaci tradizionali.
Ad esempio i farmaci omeopatici che curano i disturbi del sonno, non portano dipendenza, mentre chi cura le infezioni delle vie aeree con farmaci alternativi, nel 50% dei casi non è costretto a ricorrere ad antibiotici o antipiretici.
E addirittura nel 40% dei casi di chi ricorre ai farmaci omeopatici per curare le patologie muscolo-scheletriche, non si è dovuto ricorrere a farmaci analgesici per curare i sintomi.
Anche un recente studio effettuato dall'Università di Catania attesterebbe l'efficacia dell'Arnica Montana C5, che ridurrebbe la sintomatologia dolorosa. Il dibattito è sempre aperto e, ne siamo certi, si protrarra ancora per decenni.