Una doverosa premessa ci permetterà di comprendere meglio l'importanza di questa Scoperta Scientifica. Troppo spesso sentiamo parlare del "Morbo di Parkinson" e troppo poco spesso del "Parkinsonismo Giovanile" pertanto non per tutti è facile distinguere fra le due forme.

Il Morbo di Parkinson si distingue per un esordio decisamente tardivo e tendente alla sesta decade della vita di un individuo ed è caratterizzato da :

  • Tremore
  • Perdita di Equilibrio
  •        Perdita delle Funzioni Cognitive (a lungo andare)                                                                                                            

Tante sono le novità anche in questo campo come ad esempio la scoperta della possibilità di curare il parkinson con il wireless.

Il Parkinsonismo Giovanile invece ha una caratterizzazione sintomatologica diversa :

  • Rigidità muscolare
  • Bradicinesia
  • Acinesia
  • Ipertono

Inoltre può assumere diverse forme a sua volta, può essere primario, secondario , atipico, autoindotto da farmaci ma un fattore comune c'è ed è l'esordio prima dei 40 anni.

Il Cnr con la sua scoperta da una nuova speranza ai giovani per Il futuro

Il 23 ottobre 2014, il CNR di Milano pubblica la Notizia positivamente sconvolgente della scoperta di una mutazione genetica denominata "Park2" che sembrerebbe essere presente in una pressante percentuale di giovani pazienti parkinsoniani. Tale Parkina "mutata" comporta la compromissione del Glutammato che è un importante neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale.

Questo processo ecotossico provoca la morte dei neuroni dopaminergici ed è qui la grande scoperta, perchè nel Parkinson, come nelle più diffuse forme di Parkinsonismo, il problema principale è proprio la compromissione del sistema dopaminergico.

Nuove possibili terapie farmacologiche?

Se al momento non è possibile asserirlo con assoluta certezza, ci è però possibile finalmente "auspicare" che in un futuro non troppo lontano possano essere disponibili delle terapie farmacologiche. Ciò sarà possibile, in quanto l'aver identificato questo processo molecolare e aver scoperto che questa parkina interagisce con questo neurotrasmettitore gluttammato denominato "Kar" porta al conseguente studio molecolare relativo all'interazione che potrebbero avere non soltanto sulla neurodegenerazione della malattia, ma anche sui sintomi quotidiani della stessa.

Questo studio porterà la conseguente quanto obbligata modulazione di un Farmaco.

Non tutti I pazienti potranno beneficiare di questa scoperta

E' una precisazione che sento di dover fare per correttezza oggettiva nei confronti dei lettori. I malati parkinsoniani sottoposti ad Indagini genetiche NON è detto che risultino positivi a questa mutazione Genetica Park2, in quanto esistono altre forme (la scrivente ne è un chiaro esempio) .

In questo caso tale scoperta non risulterà importante, ma deve comunque dare speranza per il futuro e deve ricordare a tutti che Il CNR e la Ricerca in generale meritano la nostra fiducia, perchè i ricercatori svolgono un costante lavoro e ciò che ieri non era possibile, oggi lo è diventato.

Pertanto ciò che oggi non sembra possibile, forse domani lo diventerà.

Gli studi su questa Patologia sono in continua evoluzione e tantissimi sono i recettori analizzati a tal proposito, ricordiamo anche i recettori TRPV1 importanti per la riattivazione elettrica dei neuroni stessi. Voglio altresì sottolineare che lo studio di questa ricerca è stato finanziato dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Cariplo ai quali vanno dei sentiti ringraziamenti che si estendono alla mole di ricercatori delle diverse università, che hanno collaborato al programma.