È di giugno scorso la notizia che una ricerca svolta presso la Columbia University di New York ha individuato ed analizzato la predisposizione a contrarre malattie in funzione della propria data di nascita. Nulla di legato all'età, ma esclusivamente al periodo dell’anno in cui si viene alla luce. Sono emersidegli interessanti risultati che, in modo statisticamente ben definito, dimostrano come vi siano dei mesi in cui mettere alla luce dei bambini dia loro una migliore aspettativa di vita ed altri in cui la predisposizione a contrarre alcune malattie èpiù alta.

Molti hanno visto in questo una conferma dei presupposti dell'Astrologia che lega il futuro e le fortune di ciascuno di noi alla posizione dei pianetial momento della nascita. Un recente articolo a firma di Amelia Beltramini,pubblicato sull'edizione di settembre della rivista scientifica Focus, sconfessa questa interpretazione.

Lo studio

I ricercatori hanno fondato le loro indagini sui dati contenuti in un immenso database composto da più di 1,7 milioni di cartelle cliniche di pazienti ricoverati, tra il 1985 e il 2013, al Presbyterian Hospital. L'algoritmo utilizzato dagli scienziati per analizzare i dati ha permesso loro di individuare una correlazione fra il mese di nascita dei pazienti e ben 55 malattie.

Di questi legami, per la verità, alcuni erano già menzionati, sebbene in maniera non organica, nella letteratura medica e quindi per 39 di essi si é trattato di una conferma. In ben 16 casi, di cui 9 riguardano malattie cardiache, si é trattato però di una vera e propria scoperta. Così, mentre non sorprende un collegamento fra l’asma ed una data di nascita autunnale poiché le madri in gravidanza nel periodo invernale sono più soggette ad infezioni respiratorie, é ancora inspiegabile ma evidente una relazione fra le malattie cardiache e le nascite in primavera.

I risultati

Il professor Nicholas Tatonetti, uno degli scienziati che fa parte del team che ha sviluppato lo studio, ci tiene sottolineare che i risultati ottenuti non smentiscono l’importanza di altri fattori quali le diete, la genetica o l'attività fisica, nello sviluppo di alcune malattie, ma apre una nuova finestra in tema di prevenzione e di predisposizioni.

D’altronde, mentre le previsioni astrologiche non sono supportate da prove scientifiche, i risultati di questo studio dimostrano che molte malattie hanno una connessione non casuale con uno specifico mese di nascita. In particolare, i dati statistici hanno evidenziato che:

  • le persone più a rischio sono nate ad ottobre mentre quelle più sane a maggio,
  • per i nati in luglio e ottobre il rischio di contrarre l’asma è più alto,
  • chi è nato a gennaio ha un maggiore rischio di soffrire di problemi d’ipertensione,
  • i nati nel mese di novembre hanno maggiori probabilità di soffrire di disturbi dadeficit di attenzione o di iperattività,
  • il più alto rischio di problemi cardiaci lo corrono coloro che sono nati a marzo (insieme ad Alzheimer, diabete, epilessia e disturbi della personalità).

Lo studio, pubblicato sulla rivista medica Journal of the American Medical Informatics Association, non permette di affermare con certezza di che malattia si potrà soffrire da adulti, ma costituisce una valida base per una più mirata prevenzione da specifiche patologie alle quali si può essere soggetti in funzione del periodo dell’anno in cui si è nati.

Nessuna interpretazione astrologica, dunque, solo fatti. La correlazione individuata non è con il segno zodiacale, che come noto non cambia nei due emisferi terrestri, bensì col clima e con la stagionalità. Chi nasce nei mesi invernali, ad esempio, è più a rischio di soffrire di patologie neurologiche presumibilmente a causa di una carenza di vitamine la cui produzione è connessa con l'esposizione al sole. Ovviamente i risultati dello studio vanno invertiti per tener conto dell'inversione delle stagioni se si cambia emisfero cosa non vera per le previsioni astrologiche.