Sui social network esplode l'allarme "vespa aliena", a causa di articoli con titoloni allarmistici che seminano il panico tra gli utenti, diventano virali e scatenano una marea di commenti. Articoli con titoli come allarme shock vespa aliena", oppure "8 italiani su 100 a rischio vespa aliena", rimbalzano in ogni angolo della rete. Vediamo cosa c'è di vero.

Il veleno della"vespa velutina" è simile a quello delle vespe europee

La "vespa velutina", soprannominata "aliena", originaria del sud-est asiatico, può raggiungere le ragguardevolidimensioni di 50 mm, ma la pericolosità delveleno che rilascia con le punture,secondo gli entomologi non è superiore a quella delle vespe europee, come riporta anche la scheda Wikipedia dedicata.

Talvolta le dimensioni portano a confonderla con la più aggressiva "Vespa mandarina", la cui presenza in Italia però non è mai stata confermata.

E' arrivata in Italia dall'estate scorsa

La "vespa aliena" era già arrivata in Italia la scorsa estate, ma il numero degli esemplari era talmente esiguo da non suscitare preoccupazioni. Quest'anno però, le cose potrebbero essere cambiate, come informa il sito Fanpage.it, poiché non avendo nemici naturali, la vespa velutina ha proliferato, e potrebbe diventare una minaccia, sopratutto per quell'8% di italiani che sono allergici alle punture. Per chi è allergico, la reazione scatenata da una puntura può infatti avere conseguenze letali. Ma la "mortalità" non è certo sistematica.

La vespa aliena mette in pericolo le api

La vespa velutina si ciba di api, e se dovesse proliferare eccessivamente, potrebbe mettere in serio pericolo la vita di queste ultime, a cui la vespa velutina è solita attaccare gli alveari, comprese le arnie dei produttori di miele, con effetti devastanti. Un apicoltore ligure ha divulgato un video dove si vede l'attacco agli alveari.

La campagna "punto nel vivo"

La proliferazione della vespa velutina, e non la maggiore pericolosità del suo veleno, aumentano il rischio di essere punti, e questo suscita preoccupazione per quegli 8 italiani su 100 a cui una puntura scatenerebbe una reazione allergica, con conseguenze che talvolta sono fatali. Per questo motivo, "FederAsma" e "Allergie Onlus-Federazione italiana pazienti", hanno lanciato la campagna "punto nel vivo", che si protrarrà fino ad Ottobre, per spiegare come riconoscerla e come intervenire in caso di puntura.