La notizia rivoluzionaria arriva dalla città di Mantova e mette in vista della cronaca scientifica medica il responsabile del reparto di oculistica dottor Emiliano Ghinelli, medico chirurgo che esercita la sua professione presso gli ospedali civili di Castiglione delle Stiviere e di Volta Mantovana. Il 42enne dottor Ghinelli è stato il primo medico di chirurgia oculistica ad aver avuto dal Ministero della Salute, la possibilità di avviare il primo Trapianto 'liquido' non chirurgico. La domanda è certamente volta alla curiosità di sapere cosa significhi questa terminologia medica e quindi cerchiamo di comprendere in cosa consiste la nuova rivoluzionaria tecnica annunciata.
Trapianto liquido non chirurgico
Questo tipo di intervento fa parte della tecnologica scienza che tratta la rigenerazione tissutale, e qui, spiega il medico chirurgo Ghinelli, si è scoperto che il corpo umano è in grado di autoripararsi se si riescono a trovare i meccanismi che ne permettano lo stimolo. La sua ricerca è stata rivolta per circa vent'anni proprio alla funzionalità dell'occhio e alle sue potenzialità rigenerative; studi in grado di rivoluzionare tutte quelle cure che fino ad oggi hanno avuto necessità di un intervento di chirurgia tradizionale. La notizia è certamente rassicurante per molte di quelle persone, che oggi avrebberobisogno di una risoluzione chirurgica sulla propria vista e che hanno avuto remore e timori sulle incognite del vecchio sistema adottato.
Approfondimenti sull'autoriparazione
Questo nuovo rivoluzionario metodo non chirurgico è destinato a sostituire tutte quelle operazioni di chirurgiaoculisticache hanno comportato, fino ad oggi, l'utilizzo di macchinari quali gli speciali laser correttori dei 'difetti' patologici dell'occhio. La ricerca di Emiliano Ghinelli si è quindi rivolta alla produzione di "unità elementari" di membrana amniotica; liquido contenente un'altissima percentuale di cellule staminali utili per la rigenerazione cellulare, che prima del suo utilizzo viene ridotta in microscopici frammenti, così da avere un 'farmaco' indolore, applicabile direttamente per via topica.
Quindi 'domani' avremo l'opportunità di curarci grazie a questo recente liquido staminale, come fosse un semplice collirio lenitivo ma con la proprietà di riparare ulcere oculari, bloccare l'insorgenza di alcune malattie della cornea e permettere il trapianto liquido sostituendo la chirurgia tradizionale.