La difterite torna a colpire nel nostro Paese, dopo che l'ultimo caso verificatosi è datato 1996. La malattia infettiva è molto aggressiva e altamente pericolosa, specialmente in un contesto storico in cui il ventennio di assoluto silenzio, ha portato alla cessazione della produzione dell'antitossina difterica. Al momento si tratta di un solo caso accertato, e non si conosce il luogo dove la persona colpita si trova ricoverata, l'ISS non vuole creare allarmismo intorno alla vicenda.

Solo il fatto che si sia diffusa la notizia di un caso in Italia, ha fatto crescere la preoccupazione in tutto il Paese. Walter Ricciardi il presidente dell'ISS ha dichiarato che la causa principale del ritorno della malattia è il calo delle vaccinazioni, che porteranno anche al ritorno della poliomielite.

Difterite: sintomi e cure

La difterite è una malattia contagiosa, che si trasmette con il semplice contatto aereo tra le persone e con il vestiario di chi è infetto. Inizialmente si presenta come una semplice influenza con mal di gola, raffreddore e febbre non troppo alta. Nei due giorni successivi la situazione peggiora, si crea una membrana grigiastra nel naso, tonsille o gola, che infiammandosi può provocare sanguinamento.

La difterite colpisce gli organi fino a distruggerli, per cui prenderla in tempo è importante, perché altrimenti porta alla morte. L'unica cura al momento possibile è la somministrazione di antibiotici molto forti, che oltre a curare la malattia riducono a 4 giorni il periodo nel quale si può contagiare un'altra persona.

Livello di sicurezza sotto al limite consentito

Il livello di sicurezza in un Paese è dettato anche dalla percentuale massima di copertura vaccinale, che come soglia base ha il 95 percento. Sopra tale percentuale chi non è vaccinato non rischia il contagio, mentre al momento il valore è del 93,5 percento, decisamente al di sotto del livello di guardia. Secondo l'ISS non sono soltanto la difterite o la Polio a preoccupare, ma l'abbassamento del livello base consentito rischia di far riaffiorare malattie debellate da molti anni, e che presentano rischi seri per la salute.