Le sigarette si sa, fanno male. Il tabacco contenuto al loro interno, insieme ai tantissimi altri additivi e la carta che li circonda, quando vengono bruciati e ispirati dall'uomo provocano micro danni ed infiammazioni che a lungo andare posso degenerare in tumori ed altre malattie. Quest'anno però, il più grande produttore di tabacco al mondo ha lanciato un nuovo prodotto: una sigaretta che riscalda il tabacco invece di bruciarlo.

Il tabacco fa male in qualsiasi forma

La Società Italiana di Tabaccologia ha scritto ed inviato una lettera al Ministro e a tutti i medici ed operatori della salute.

Il testo è stato firmato da ricercatori dei centri anti fumo e dalle più importanti società scientifiche europee. Nella lettera si denuncia il tentativo da parte delle multinazionali del tabacco di far passare il messaggio che le nuove forme di consumo di tabacco siano meno dannose rispetto alle precedenti.

Il presidente della Società Italiana di Tabaccologia afferma che "le multinazionali non pensano alla riduzione del danno, ma all'aumento dei profitti. Profitti che rischiano di sfuggire se la gente smette di fumare" e torna a parlare delle sigarette elettroniche e della loro degenerazione: i vaporizzatori sono meno dannosi delle sigarette tradizionali ma devono essere uno strumento per smettere di fumare, nelle mani di specialisti.

Mentre ora possono essere vendute liberamente provocando più danni invece di contenerli. Tant'è che molte persone hanno cominciato a "svapare" senza smettere di fumare, aumentando così il rischio di contrarre malattie.

Le sigarette elettroniche non portano all'astensione dal fumo

L'obiettivo principale per cui sono state inventate è quello di sostituto meno dannoso al consumo di sigarette tradizionali.

Ma da quando sono in commercio purtroppo è stato fatto passare un messaggio errato: che essendo meno dannose può essere una valida alternativa per chi non ha mai fumato. E così molti giovani, che non hanno mai fumato prima hanno cominciato a "svapare", così da assuefarsi alla nicotina e aggirando spesso e volentieri i vincoli della maggiore età.