L’Agenzia Italiana del Farmaco ha stabilito nuovi criteri per i farmaci antivirali usati per il trattamento dell’epatite C. La novità riguarderebbe la possibilità, per i pazienti affetti da questa patologia, di accedere gratuitamente alle cure anche in presenza di forme croniche meno gravi.
I super farmaci contro l’epatite C: la nuova strategia dell’Aifa
Sono stati stabiliti dall’Agenzia del Farmaco, i nuovi criteri di accesso alle cure gratuite dell’epatite C, legati, sottolinea l’Agenzia, anche alla partenza del programma previsto per l’eradicazione della malattia, che allo stato attuale, vede più di 65.000 i pazienti in Italia costretti a curarsi con i "superfarmaci" in commercio.
I nuovi farmaci per la cura dell’epatite C sono molto costosi, ragione per la quale, molti pazienti sono stati costretti a recarsi fino in India per curarsi, approfittando dei costi nettamente inferiori delle cure, che permettono la guarigione completa della malattia. Si tratterebbe quindi di sfruttare la concorrenza tra le varie case farmaceutiche produttrici e dimezzare i prezzi dei farmaci grazie all’intervento economico dello Stato.
Farmaci per l’epatite C gratuiti: cosa prevedono le nuove disposizioni dell’Aifa
Il prezzo della cura di questa patologia virale dovrebbe ridursi, anche in Italia, proprio in virtù della nuova concorrenza tra le case farmaceutiche. I due farmaci più utilizzati attualmente sono in fascia C, quella cioè che non prevede il rimborso per il paziente.
L’AIFA punterebbe la sua azione strategica su nuovi farmaci che dovrebbero essere lanciati a breve sul mercato. Il nuovo piano per debellare la malattia in Italia dovrebbe prevede di allargare, la cura annua, a circa 80.000 persone per tre anni, estendendo la somministrazione gratuita anche a pazienti con patologie legate all’epatite di entità minori e prevedendo una serie di criteri a più ampio spettro di azione. Grazie al miliardo e mezzo di euro appena stanziato dal Governo, si arriveranno a curare un totale, tra pazienti già in cura e quelli nuovi, più di 300.000 pazienti affetti da questa malattia.