Uomini delle caverne? Mica tanto. Non se 'caverna' è sinonimo di arretratezza, di inferiorità cognitiva o di incapacità di sfruttare le risorse dell'ambiente. Uno studio coordinato dall'università australiana di Adelaide e pubblicato su Nature ha rivelato che l'Homo Neanderthalensis, comunemente noto come Uomo di Neanderthal e vissuto fra i 200.000 e i 40.000 anni fa, adoperava già quelli che oggi chiamiamo antidolorifici e antibiotici.

Le modalità e i risultati dello studio condotto sui Neanderthal

Un gruppo di Ricerca, coordinato dalla dottoressa Laura Weyrich, ha esaminato i reperti di cinque individui originari di diverse zone dell'Europa, concentrandosi sull'analisi delle placche dentali al fine di scoprire qualcosa di più sulla dieta ricca e variegata (verdura, carne, pesce) propria dell'Uomo di Neanderthal.

La scoperta più interessante riguarda senz'altro i resti rinvenuti nel sito spagnolo di El Sidròn: i ricercatori hanno analizzato rimasugli di cibo incastrati fra i denti del teschio interessato, riuscendo a risalire alle patologie di cui l'uomo aveva sofferto. Nel dettaglio, nella mandibola sono state rinvenute alcune lesioni che lasciano pensare a un importante ascesso, mentre particolari batteri ritrovati nello stomaco sono il sintomo di una grave infezione allo stomaco.

I Neanderthal conoscevano già le proprietà curative delle piante

Lo studio pubblicato su Nature non riguarda soltanto le patologie con cui gli uomini di Neanderthal dovevano vedersela, ma soprattutto i metodi curativi che adoperavano.

E ciò che hanno scoperto i ricercatori ha dell'incredibile: le molecole rinvenute nelle tracce di cibo prelevate dalle placche dentali dimostrano che l'individuo del sito di El Sidròn aveva ingerito del pioppo, una pianta nota per le sue proprietà antidolorifiche, e aveva curato l'ascesso e l'infezione allo stomaco adoperando anche della muffa di Penicillium, il fungo da cui ancora oggi estraiamo un antibiotico importantissimo, ovvero la penicillina.

Il ritrovamento di tali sostanze è la dimostrazione concreta che l'Uomo di Neanderthal era già in grado di manipolare le risorse dell'ambiente circostante con enorme cognizione di causa, potendo così sfruttare a proprio vantaggio le proprietà curative e nutrizionali delle piante.