La moda di mangiare giapponese sta prendendo piede anche nel nostro Paese. Ma la caratteristica fondamentale di questo tipo di alimentazione, o meglio, quella che va più di moda nei paesi occidentali, è mangiare il sushi, che di fatto è pesce crudo. Questo piatto prelibato a base di riso e pesce crudo, come sanno tutti gli appassionati del genere, deve essere opportunamente preparato e tagliato. Infatti, un errore nella preparazione o nel taglio può essere fatale per il cliente che lo mangia. Proprio per questo, sopratutto in Giappone, viene insegnata una tecnica specifica per tagliarlo e prepararlo nel modo giusto.

Ora il sushi rischia di essere pericoloso anche se perfettamente preparato. Infatti, con il diffondersi della moda del pesce crudo, stanno aumentando i casi di persone che ingeriscono insieme al pesce, anche un suo ospite, il verme parassita Anisakis.

Quali sono i sintomi da Anisakidosi e cosa si può fare

L'Anisakis è un verme parassita dei pesci e dei molluschi, che rimane nascosto nel sushi fino a quando non viene a contatto con i succhi gastrici dello stomaco. A quel punto, essendo filiforme, striscia sulla parete gastrointestinale e si ancora allo stomaco dell'ospite. Questo dà luogo alla malattia conosciuta come Anisakidosi, i cui sintomi più comuni sono: dolori addominali, febbre e vomito.

La larva del verme può vivere diverse settimane nello stomaco e a volte può risalire l'apparato digerente. Infatti, alcuni pazienti percepiscono una sensazione di solletico alla bocca o alla gola, che deriva dal fatto che il verme si sta muovendo in quella zona.La malattia può essere diagnosticata mediante un endoscopia gastrointestinale.

Secondo gli esperti dovrebbe essere sospettata immediatamente, in chi ha l'abitudine di cibarsi di pesce crudo.

Il caso dell'uomo portoghese ricoverato a Lisbona

Il caso riportato dall'edizione online de Il Giornale, è quello di un uomo portoghese che, circa una settimana dopo aver cenato a Lisbona, ha manifestato i sintomi che abbiamo descritto sopra.

Dopo un esame endoscopico, i medici sono riusciti, con molta pazienza e un complesso intervento chirurgico e grazie all'utilizzo di una speciale rete , ad estrarre tutti i parassiti che aveva attaccati alla mucosa gastrointestinale. I parassiti stavano già penetrando nello stomaco.

Dato che l'Anisakis può infettare diversi tipi di pesce dallo sgombro al merluzzo, dall'aringa al dentice, i casi di Anisakidosi, sopratutto in Giappone, sono svariati ogni anno. Gli esperti calcolano che siano circa 3mila l'anno. Ma ci sono stati casi anche in Europa a partire, già, dagli anni 60. Molti esperti ritengono che in Spagna, dove c'è un alto consumo di acciughe marinate, si possa arrivare a superare gli 8mila casi.

Questo porta a pensare che la contaminazione da Anisakis possa già essere comune anche da noi, qui in Europa. Infatti, come fanno notare gli studiosi, il verme è stato rintracciato nel 39% circa degli sgombri venduti a Grenada e nel 56% circa del pesce melù. Quindi attenzione!