La curcuma longa L.è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae (la stessa di zenzero e cardamomo). Originaria dell'Asia Sud-orientale, dello "zafferano delle Indie" si utilizza il rizoma che contiene olio essenziale (costituito da composti terpenici caratteristici quali il zingiberene, il curcumolo e il β-turmerone) e materie coloranti gialle, i curcuminoidi (miscele di derivati del cinnamoilmetano, come la curcumina, la demetossi curcumina e la bis-demetossicurcumina). Viene utilizzata come colorante della lana e della seta, come colorante alimentare (E100) per formaggi, mostarde, in pasticceria, etc.

e come spezia nella cucina dei paesi d'origine.

Curcuma, medicina e scienza

La curcuma, nell'impiego come pianta medicinale, vanta una storia millenaria. Fondamentale il suo ruolo nelle pratiche mediche quali l'Ayurveda e la Medicina Tradizionale Cinese. Ma anche la scienza medica moderna è da anni interessata allo studio di questa pianta, soprattutto per le numerose proprietà attribuite al curcuminoide denominato curcumina. Curcuma e curcumina sono state oggetto di studi e ricerche scientifiche per una serie di condizioni umane quali:

  • sindrome del colon irritabile;
  • malattia infiammatoria intestinale;
  • cancro;
  • artrite;
  • uveite;
  • ulcere peptiche;
  • infiammazione;
  • h. Pylori;
  • vitiligine;
  • psoriasi;
  • morbo di Alzheimer;
  • stress ossidativo.

Curcuma e diabete

Aggiungere la curcuma alla propria dieta sembrerebbe promuovere il benessere generale, ma esistono numerose prove che indicherebbero che la curcuma (ed in particolare il suo principio attivo curcumina) possa risultare utile per le persone diabetiche.

Una revisione della rivista "Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine" ha preso in esame più di 13 anni di studi e ricerche sulla connessione tra diabete e curcumina. I risultati suggeriscono che la curcumina possa aiutare i pazienti diabetici in molti modi diversi.

Vediamo quali:

  • controlla il livello di glicemia nel sangue: i test su modelli animali indicano che la curcumina possa avere un effetto positivo sui livelli di zucchero nel sangue. Migliorati anche i livelli di sensibilità all'insulina. Tuttavia alcuni studi tra quelli revisionati, hanno dimostrato che la curcumina in realtà non avrebbe un grande effetto sulla glicemia. Dati i pareri contrastanti sarà necessario svolgere studi più approfonditi sull'uomo;
  • azione preventiva contro l'insorgenza del diabete: molti degli studi condotti nel corso degli anni hanno dimostrato che la curcuma potrebbe proteggere anche dall'insorgenza del diabete. In particolare uno studio pubblicato su Diabetes Care ha rilevato che pazienti in fase di pre-diabete trattati con curcumina per un periodo di 9 mesi erano riusciti a ridurre la probabilità di sviluppare la condizione definitiva. Un altro studio dimostrerebbe che la curcumina sarebbe in grado di migliorare la funzione delle cellule-beta che producono l'insulina nel pancreas;
  • può ridurre le complicanze e le condizioni correlate al diabete: la curcumina, sempre in base agli studi presi in esame nella revisione, sarebbe anche in grado di migliorare i sintomi legati ai disturbi epatici; prevenire danni ai nervi causati dal diabete; prevenire la cataratta diabetica (test sugli animali); combattere i problemi cognitivi, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie; combattere le patologie renali, riducendo marcatori importanti; si è dimostrata efficace contro la vasculopatia diabetica, e sembrerebbe essere in grado di accelerare la guarigione delle ferite; ci sono infine prove che suggeriscono che l'assunzione di curcuma a lungo termine possa migliorare gli aspetti della digestione;

  • modula la risposta immunitaria nel diabete di tipo 1: un articolo pubblicato sul Clinical and Experimental Immunology illustra come la curcumina possieda la proprietà di modulare il sistema immunitario eccessivamente attivo nelle persone con diabete di tipo 1. I ricercatori hanno scoperto che la curcuma riduce la risposta delle cellule T che distruggono le cellule beta pancreatiche (quelle che producono l'insulina). La curcumina dunque da una parte riesce a coadiuvare l'organismo nella regolazione della risposta immunitaria, dall'altra riesce a favorire l'azione dei farmaci immunomodulatori prescritti per gestire il diabete di tipo 1.

Non tutti sono convinti dell'efficacia della curcumina

Un recente studio pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry è stato molto critico nei confronti dell'uso della curcumina per prevenire o trattare qualsiasi tipo di condizione o patologia.

I ricercatori hanno infatti sostenuto che la curcumina non sia molto biodisponibile e che inoltre la qualità della spezia e dunque il suo contenuto in questo principio attivo, possa variare anche notevolmente. Ciò rende difficile l'impiego e la prova dell'efficacia della curcumina in modo controllato, concorde ed unanime. La sfida della ricerca in futuro avrà pertanto come obiettivo quello di confutare ogni dubbio a riguardo. Come spesso consigliato l'abbinamento della curcuma o curcumina con oli, grassi e pepe nero sembrerebbe aumentarne la biodisponibilità e garantirne un maggiore effetto.

Rischi, considerazioni ed effetti collaterali

La curcuma è considerata sicura e può essere inclusa nella dieta regolarmente.

Tuttavia, non è priva di effetti collaterali, specie se assunta in grandi quantità. Alcuni soggetti hanno sperimentano sintomi quali indigestione, nausea o diarrea. Inoltre le persone con determinate condizioni dovrebbero evitarla, per non peggiorare. Evitare in caso di:

  • patologie e calcoli alla cistifellea;
  • calcoli renali
  • anemia;
  • problemi epatici (questi possono anche subentrare se la curcuma o la curcumina vengono impiegate a dosi massicce o per periodi eccessivamente prolungati).

Inoltre la spezia può interferire ed aumentare gli effetti ipoglicemizzanti dei farmaci antidiabete, inducendo un pericoloso abbassamento dei livelli glicemici nel sangue. Perciò, come per qualsiasi altro integratore erboristico, prima di assumere un qualsiasi supplemento alimentare a base di curcuma o curcumina è bene consultare il proprio medico curante.