La cannella, Cinnamomum zeylanicum Nees. è un piccolo albero (10-15 m) appartenente alla famiglia delle Lauraceae, originario dell'India Occidentale e dello Sri Lanka. Tralasciando gli altri aspetti botanici è a tutti nota come spezia dal sapore dolce e piccante, molto caratteristico. La droga è rappresentata da pezzetti di corteccia, avvolti in doppio strato di colore marrone scuro ed è molto facile trovarla in commercio anche in polvere. Si utilizza principalmente per donare una caratteristica nota aromatica a dolci, bevande e liquori, caramelle, sia in cucina che nell'industria alimentare.

Le proprietà 'classiche' della cannella

La cannella è una spezia dall'uso millenario, conosciuta fin dall'antica Roma, utilizzata nella medicina Ayurvedica e quella tradizionale Cinese. Rientra nella formulazione di numerose preparazioni sia ad impiego terapeutico che cosmetico. In fitoterapia ed aromaterapia si utilizza principalmente per le seguenti proprietà: astringenti (per la presenza di tannini) utile contro diarrea e disturbi gastrici; afrodisiache, digestive, stimolanti del sistema nervoso ed antimicrobiche (olio essenziale: aldeide cinnamica ed eugenolo); utile nelle malattie da raffreddamento (proprietà riscaldante, riattivante la circolazione sanguigna) e per combattere i dolori mestruali.

Contrasta la formazione del grasso addominale ed ha un'azione antiossidante

Una dieta ricca di grassi è considerata un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari, in quanto può portare all'aumento di peso, al diabete ed ad altre condizioni dannose. Una nuova ricerca tuttavia suggerisce che è possibile limitare tutto questo introducendo un pizzico di cannella nella nostra dieta giornaliera.

Il co-autore dello studio Vijaia Juturu, PH. D., di Omniactive Health Technologies Inc. a Morrison, New Jersey, e colleghi hanno recentemente presentato i risultati della loro ricerca al "America Heart association's Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology/Peripheral Vascular Disaese 2017 Scientific Session" tenutosi a Minneapolis.

Per 12 settimane 2 gruppi di topolini hanno seguito una dieta ricca di grassi. I ricercatori hanno scoperto che i ratti la cui dieta era stata integrata con la cannella hanno sviluppato meno grasso addominale, rispetto a quelli alimentati, sempre con la stessa insalubre dieta, ma senza l'aggiunta della spezia. Questi topolini inoltre presentavano dei valori ematici migliori per quanto riguarda le concentrazioni di glucosio, insulina e profili lipidici, questo perché la cannella sembrerebbe essere in grado di interagire con le molecole note per essere coinvolte nel processo di immagazzinamento dei grassi. Lo studio ha anche confermato le proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti della cannella.

Gli stati infiammatori e la produzione di radicali liberi, derivanti da una dieta ricca di grassi e da altre cattive abitudini, sono infatti tra i principali fattori predisponenti per infarto ed altre malattie cardiovascolari. Riportiamo le conclusioni del team: "Questi risultati suggeriscono che l'integrazione di cannella riduce l'iperlipidemia, l'infiammazione e lo stress ossidativo mediante l'attivazione dei fattori di trascrizione (SREPB-1c, LXR-alfa, NF-kB e NRf2) e di un percorso di segnalazione di difesa antiossidativo".