Finalmente un'iniziativa che parte dalle scuole, in un paese come l'Italia, dove molti decessi per infarto potrebbero essere evitati. In passato si è discusso molto sulla possibilità di dotare di defibrillatori palestre, campi di calcio e tutti quei luoghi dove potrebbero verificarsi episodi che potrebbero essere fatali.

A Novembre saranno presentate le linee guida di pronto intervento nelle scuole

E' ufficiale: A novembre le linee guida per l'insegnamento del primo soccorso approderanno nelle scuole. Lo ha annunciato Mario Balzanelli, presidente della Società Sistema 118.

Già un comma del provvedimento "buona scuola", promosso da una petizione sottoscritta da 93 mila persone, prevedeva la facoltà di insegnare agli alunni le tecniche di primo soccorso, la defibrillazione e il massaggio cardiaco.

Dal momento in cui le linee guida del progetto, saranno presentate nelle scuole, queste ultime potranno scegliere di avviare il corso. L'insegnamento del massaggio cardiaco e delle altre tecniche di Pronto intervento saranno dirette sia ai giovani che agli adulti, proprio per migliorare la società e renderla anche più sicura dal punto di vista sanitario.

Che cosa serve per salvarsi da un attacco cardiaco?

Quando arriva un infarto, i primi tre minuti sono fondamentali. Infatti, se si agisce sul paziente tempestivamente con un massaggio cardiaco, in attesa che arrivi un'ambulanza e presti le successive cure, si potrà evitarne la morte o almeno limitare i danni che l'attacco potrebbe comportare in futuro.

La rianimazione cardiopolmonare è l'obiettivo che il corso si prefigge e si spera che ci sia un'adesione massiccia da parte delle istituzioni scolastiche. E' di fondamentale importanza che ci sia sempre un numero maggiore di persone che abbia strumenti adeguati per prestare un primo e pronto intervento, anche per questo motivo si sta cercando di dotare sempre più strutture di defibrillatori: Condomini, palestre, mezzi pubblici, luoghi di aggregazione sociale e sportiva.

Ogni anno in Italia muoiono circa 60 mila persone di "morte improvvisa", di cui una buona parte dovuta a patologie cardiovascolari. L'informazione è la sola arma che può salvare tante vite. Il primo atto che bisogna fare in caso di attacco di cuore è di chiedere l'immediato intervento di un'ambulanza, avendo l'accortezza di descrivere i sintomi che il paziente avverte.