Secondo gli studi effettuati dalla World Obesity Federation, la Federazione mondiale sull'obesità (WOF), nel 2025 l'obesità raggiungerà picchi talmente elevati che darà terreno fertile a malattie gravi, in primo luogo ad infarto, diabete e cancro; e la sanità sarà costretta a sborsare molti più soldi di quanti siano necessari a pazienti attenti alla propria salute, più di 12 milioni di miliardi di dollari (10 milioni di miliardi di euro).
I paesi interessati
Spesso si considerano i paesi più esposti quelli che per convenzione sono conosciuti anche e soprattutto per l'alto tasso di benessere, come gli Stati Uniti e l'Australia.
Ma non è proprio così. Anche la Gran Bretagna ha lanciato l'allarme: Il Sistema Sanitario Nazionale inglese (NHS) ha stimato che i trattamenti per il recupero da queste malattie potrebbero mandare addirittura in rovina il paese: il 41% della popolazione presenterà il problema del sovrappeso. Per non parlare del Brasile, del Messico e dell'Egitto: anche se sono paesi a basso reddito, sono anch'essi a rischio.
Anche nei paesi a basso reddito il pericolo di obesità nei prossimi anni porterà ad un collasso dei sistemi sanitari. Infatti, a causa di problemi di salute dovuti proprio alla povertà assoluta o relativa di molti paesi del mondo, le nazioni non sono in grado di occuparsi anche dell'obesità e alle sue conseguenze.
I costi supererebbero di molto la disponibilità pecuniaria.
Le soluzioni
Secondo Johanna Ralstom (WOF), bisogna applicare delle misure che prevedono la tassazione di alcuni alimenti che favoriscono l'obesità, come le bevande zuccherate. L'obiettivo è quello di aumentare i costi per diminuire la vendita - come già accade per il tabacco.
Nei casi in cui si vuole ricorrere a ripari più drastici - anche se spesso efficaci - è sempre disponibile la chirurgia bariatrica, che riduce lo stomaco e impedisce l'eccessivo consumo di cibo. Ma molti sanno che questo tipo di provvedimento spesso non è alla portata di tutti.
Perciò, la soluzione più adatta sembra essere sempre la stessa, ovvero quella di equilibrarsi, di mangiare quasi solo cibi sani senza eccedere con i condimenti, con pochi zuccheri e con pochi grassi, di seguire un'abitudine semplice come fare corse o semplici passeggiate e di non fare una vita sedentaria. La strada sembra lunga, e non tutti sono disposti a cambiare radicalmente il proprio stile di vita, ma è l'unico modo per assicurarci la salute.