Quante volte noi che abbiamo già passato l'età della giovinezza e siamo lì nel mezzo, non ancora vecchi, ma stabilmente ancorati alla quotidianità, ci ritroviamo a dirci "Ma è di nuovo sabato?" o "Ma è già Natale?" Come se davvero il tempo fosse volato e non ci fossimo resi conto della sua ineluttabilità. Le ore diventano minuti. Una settimana un giorno. Ecco che Chip e Pan Heat ci forniscono la spiegazione a questo improvviso volare del tempo, mentre dai 15 anni ai 30, almeno, le vacanze ci sembravano eterne, la scuola durava una vita, l'amore, il primo amore, ci attraversava la vita per rimanervi per sempre.

Se si domanda ad un anziano quali sono i suoi ricordi più nitidi, è facile che egli si riferirà a questo lasso di tempo. Dai 15 ai 30 anni, quando si inizia la scuola, eventualmente passando all'università, poi si inizia il primo lavoro, ci si innamora, ci si sposa, e si fanno figli. Come non classificare come uniche e irripetibili queste tappe della vita?

Rendiamo la nostra vita ricca di novità

Nel loro libro "The power of Moment Why Certain Experiences Have Straordinary Impact", uscito nelle ultime settimane di questo 2017, sostengono infatti che la nostra esistenza, finchè è ricca di novità e cambiamenti, rallenta la sua corsa. E' così che, crescendo, attraverso stabilità e certezze, quando non esistono più "le prime volte", per lasciare spesso spazio alla monotona quotidianità, il tempo accelera la sua corsa.

Persino la memoria di quel che è stato, i nostri ricordi preziosi, scrive Claudia Hammond nel suo libro "Il mistero della percezione del tempo", si consolida se si riferisce alle prime esperienze della vita. La gioventù è il lasso di tempo durante il quale accadono i fatti più rilevanti: i primi rapporti sessuali e amorosi, le prime responsabilità, che riguardino scuola o lavoro, le prime vacanze"da soli", senza la compagnia dei genitori.La scoperta della libertà.

Con l'entusiasmo non c'è meta che non sia a portata di mano

Perciò ricordiamo così bene quel generoso periodo della nostra esistenza, il più bello nella maggior parte dei casi. Ecco perché dovremmo arricchirci sempre di nuove esperienze, svoltare l'angolo se la strada intrapresa ci sembra un po' stretta, intraprendere nuovi viaggi, anche soltanto con la fantasia.

Le novità allargano la durata del tempo. Quindi godere della maturità colorandola con qualche avvenimento che ci permetta di ritrovare l'entusiasmo che deriva dalla verginità dei fatti e delle cose, come quando, fino ai trent'anni, una giornata era interminabile, e la fine della scuola non arrivava mai.