Il Natale e il periodo nel suo insieme, nel mondo occidentale, è vissuto come un tempo felice e ricco di sentimenti altruistici. "A Natale siamo tutti più buoni" recita un famoso detto, ma a seguito di questa ricerca potremmo anche dire "e più allupati". Uno studio, grazie a dati statistici raccolti in quindici anni, dimostrerebbe che il picco di natalità nel mondo è Settembre, ovvero esattamente 9 mesi dopo le feste natalizie.

L'eccitazione durante le feste natalizie

Sia l'uomo che la donna durante il periodo natalizio sembrano essere più predisposti all'accoppiamento sessuale e alla riproduzione, o quantomeno il livello della libido è decisamente più alto rispetto ad altri periodo dell'anno.

Oltre al dato statistico in sé, sopraggiunge un'ulteriore conferma da parte dell'Università dell'Indiana e una del Portogallo grazie allo studio pubblicato su Scientific Reports. Gli studiosi hanno riscontrato che il tasso di parole chiave, riconducibili alla sfera sessuale, digitate sui motori di ricerca, raggiunge il suo picco in prossimità delle feste natalizie. "Questo studio è il primo a livello planetario che collega lo stato d'animo delle persone alla riproduzione umana" dicono i ricercatori. Non si tratta dunque di temperatura, si pensa che solitamente sia l'estate a stimolare la riproduzione, ma piuttosto di sentimenti di gioia e serenità che trasmette il Natale; non è stata riscontrata alcuna differenza con l'emisfero sud del mondo, dove tale festa cade in un clima estivo.

Grazie dunque alle frasi ed alle parole che postiamo sui social nel periodo natalizio è stato possibile giungere alla conclusione che la rilassatezza, la felicità e il senso di comunità stimolano la fertilità. Il Natale difatti celebra una nascita e nella mente delle persone scattano stati d'animo che favoriscono la riproduzione.

In Italia sempre meno figli

I dati statistici diffusi dall'ISTAT riguardo le nascite nel nostro Paese non sono incoraggianti: nell'ultimo anno ci sono state 12mila nascite in meno e dal 2010 addirittura 100mila. Le cause però non sono da attribuire solamente alla crisi economica ma anche a fattori biologici, come l'alterazione della morfologia degli spermatozoi maschili che riescono sempre meno a penetrare gli ovociti. I fattori ambientali e comportamentali costituiscono il problema dell'infertilità, come anche l'uso sconsiderato di alcool e droghe che aumenta i radicali liberi nel liquido seminale.