Molto spesso le campagne di sensibilizzazione rivolte a gli uomini vengono ignorate dagli stessi che, forse, si sentono 'protetti' da qualsiasi malattia. Ma è davvero così? Gli esperti di urologia hanno lanciato un appello a Milano nel mese di novembre per dire agli uomini di fare controlli preventivi.
Il tumore alla prostata
La prostata è una ghiandola presente solo nell'apparato maschile in grado di produrre una parte del liquido seminale. In un individuo giovane e sano ha la dimensione di una noce, ma con il passare degli anni potrebbe ingrandirsi, determinando malattie come l'incontinenza urinaria o il tumore alla prostata.
Questo tipo di ghiandola è davvero molto sensibile alle azioni compiute dagli uomini, tanto da influenzarne la crescita: si manifesta il tumore alla prostata quando le cellule all'interno dell'organo iniziano a crescere in maniera incontrollata.
Secondo le statistiche, ci si ammala di più superata la soglia dei 50 anni, ma sono sempre più i casi in cui la malattia si manifesta in età giovanile. In questo caso, il tumore e spesso più aggressivo e l'assenza di prevenzione è certamente un grosso errore.
L'importanza della prevenzione
La maggior parte degli uomini esegue l'esame del PSA solo superata la soglia dei 60 anni; addirittura nel sud italia, dove sembra prevalere un diffuso senso di machismo, l'uomo evita di parlare dei propri problemi intimi.
Si va dal medico quasi sempre molto tardi, quando ormai la sintomatologia è molto evidente. Ci si può accorgere di avere un tumore alla prostata dalla difficoltà che si ha ad urinare, urinare spesso o quando si ha la netta sensazione di non aver svuotato completamente la vescica. Prevenire il tumore della prostata è possibile, seguendo una dieta sana ricca di cereali integrali, aumentando il consumo di frutta e verdura e limitando quello di carni rosse.
E' possibile guarire dal tumore alla prostata attraverso l'operazione chirurgica, la radioterapia o la chemioterapia; il trattamento iniziale è importantissimo per la scelta di quello definitivo che verrà pianificato, secondo gli effetti più o meno positivi che si avranno sul paziente.
In Italia ogni anno, secondo i dati forniti dall'Airc, si ammalano 365.000 persone, il 52% sono uomini e il 48% sono donne; tra gli uomini, il tumore alla prostata è il terzo tumore più frequente di cui ci si può ammalare, preceduto da quello al polmone e al colon retto.