La ricerca contro le malattie tumorali continua a registrare sempre più importanti progressi, grazie agli studi approfonditi degli scienziati di tutto il mondo. Fino a pochi anni fa, infatti, la medicina, in campo oncologico, esisteva solo sotto forma estrema e molte delle volte ‘devastante’ per il paziente che poteva contare solo sulla somministrazione per via sistematica della chemioterapia.
Le nano particelle per curare il tumore: in cosa consiste il nuovo studio
L’ultima ricerca in campo oncologico arriverebbe da un recente studio condotto da specialisti italiani dell'Istituto di Tecnologia di Genova.
Obbiettivo principale del nuovo studio sarebbe quello di poter salvare il più possibile l’organismo del paziente, cercando di colpire, in modo selettivo, esclusivamente le cellule malate di tumore e mantenere inalterate ed intatte quelle sane. Questo sarebbe l’importante e innovativo requisito delle ‘nano navette’ prodotte appunto da alcuni ricercatori del nostro Paese. Questo particolare tipo di sistema è stato progettato per riuscire a viaggiare attraverso il flusso del sangue all’interno dell’organismo e sarebbe anche in grado di riconoscere i diversi tipi di cancro e abbatterli in modo estremamente selettivo, attraverso la somministrano di uno specifico farmaco trasportato direttamente alle cellule malate.
Cancro e sistema immunitario: il nuovo approccio terapeutico
La medicina non è riuscita ancora a chiarire diversi lati oscuri del nostro organismo e soprattutto quale sia il meccanismo dell’insorgenza di alcune malattie come il tumore. Statisticamente alcune persone si ammalano ed altre no e spesso, la relazione dell’insorgenza del cancro, non è sempre in relazione al loro stile di vita, alla familiarità o alla loro genetica.
Su un punto, però, i ricercatori sembrerebbero essere tutti d’accordo e cioè che il sistema immunitario dei pazienti, affetti da tumore, non sarebbe in grado, da solo, di distruggere le cellule malate. Da questo concetto basilare partirebbe, quindi, lo studio sulle nuove navette amiche del nostro sistema immunitario. Le piccole navette, come abbiamo visto, sono studiate per viaggiare all’interno del corpo.
A renderle, particolarmente idonee al loro scopo sarebbe la loro estrema capacità di adattarsi alle situazioni, soffici in presenza di cellule ematiche o dure come ossa. Caratteristiche molto importanti che permetterebbero, nel loro viaggio, di non essere attaccate ed eventualmente annientate dal sistema immunitario. Una volta sfuggite all’attacco possono giungere al loro scopo finale, quello cioè di rilasciare il farmaco specifico nella sede del tumore e annientarlo.