Secondo i risultati di un recente studio l’effetto di diverse maternità sull’organismo della donna, avrebbe delle conseguenze negative sul normale processo di invecchiamento dei cromosomi, un meccanismo, in pratica, di precoce vecchiaia stimata intorno agli 11 anni.

Le donne che hanno più figli invecchiano precocemente: i risultati dello studio

Partorire molti figli influisce sul normale invecchiamento delle donne: questo è quello che emerge dallo studio effettuato dalla ricercatrice americana Anna Pollack della George Mason University e recentemente pubblicato sulla rivista Human Reproduction.

Secondo i risultati emersi dalla ricerca, i meccanismi che si instaurano nell’organismo delle donne durante la gestazione accorcerebbe i ‘telomeri’ che sono delle parti del Dna presenti alla fine di ogni singolo cromosoma. Essi si degradano facilmente attraverso un deterioramento chimico e la loro funzione primaria sarebbe quella di intervenire e di proteggere l'elica del Dna. Il telomero, pur non contenendo al suo interno particolari informazioni di tipo genetico riveste, invece, un ruolo fondamentale sulla durata della vita delle cellule di tutto il nostro organismo. Nel caso delle madri, ogni figlio generato avrebbe la potenzialità di invecchiare i telomeri femminili anche di 11 anni. Un invecchiamento sull’organismo che sarebbe, in parallelo, di entità maggiore, statisticamente, rispetto a quello causato dal fumo e dall’obesità.

Lo studio condotto dalla George Mason University avrebbe messo sotto osservazione circa 1.500 donne con un’ età compresa tra i 20 e i 44 anni dal 1999 al 2002 tra le quali circa 444 donne senza esperienze di maternità.

Invecchiamento precoce nelle donne con più figli: ecco da cosa dipende

La ricercatrice, autrice dello studio, ha voluto sottolineare che il suo messaggio non vuole essere quello di voler incitare le donne a fare meno figli ma quello di far emergere quello che accade nel suo corpo.

Quando una donna aspetta un bambino, all’interno del suo organismo, si instaura una situazione tendenzialmente deleteria. I telomeri, dei quali abbiamo sottolineato precedentemente la funzione sulle attività cellulari, si accorciano di circa il 4,2 per cento, che abbiamo visto corrispondere ad un invecchiamento biologico pari a 11 anni.

La lunghezza di questi filamenti se non venissero intaccati garantirebbe, invece, un rallentato invecchiamento dell’organismo e proprio da questo fattore lo studio americano potrebbe rischiare di innescare le paure nelle donne desiderose invece di mettere al mondo più di un bambino.