Straordinario intervento chirurgico in India, dove ad un uomo è stato trapiantato un secondo cuore che batte insieme al primo, ma con un ritmo diverso. L’operazione è stata eseguita nello stato indiano di Telangana, nel sud del paese, dove i medici, impegnati in un Trapianto di cuore, si sono trovati di fronte ad una complicazione brillantemente superata grazie al ricorso ad una rara quanto difficile tecnica che ha permesso al paziente di sopravvivere.

Sta bene l’uomo che vive con due cuori

Il trapianto di cuore in corso nella sala operatoria dell’Apollo Hospital di Hyderabad, nello Stato di Telangana, stava rischiando di concludersi con un fallimento in quanto i chirurghi, che stavano intervenendo su un paziente di 56 anni affetto da insufficienza cardiaca allo stadio terminale , si erano resi conto che l’organo da trapiantare, appartenuto ad un adolescente, era troppo piccolo e non sarebbe stato sufficiente a supportare un organismo adulto.

La decisione presa dal responsabile dell’equipe, il chirurgo cardiotoracico Gopala Krishna Gokhale, per salvare la vita del paziente è stata quella di ricorrere ad una difficile tecnica, chiamata Piggyback, che consiste nel trapiantare il nuovo cuore senza sostituire quello in decadimento ma collegandolo ad esso.

Grazie a questa soluzione, che ha comportato un intervento durato sette ore, il paziente può continuare a vivere grazie ad un secondo cuore che, anche se più piccolo, è stato impiantato tra il vecchio organo e il polmone sinistro e riesce a sopperisce alle mancanze di quello vecchio.

La notizia dell’eccezionale intervento ha avuto risonanza in tutto il mondo mentre il paziente, come dichiarato dai medici dell’Apollo Hospital, attualmente sta bene e la circolazione è tornata regolare anche se i due organi battono con ritmi diversi.

La situazione, precisa comunque iil dottor Gokhale, viene tenuta sotto controllo in quanto non si può escludere l’insorgere di complicazioni in futuro.

La tecnica di trapianto usata in India

Dall’epoca del primo straordinario trapianto di cuore, eseguito nella notte tra il 3 e il 4 dicembre del 1967 dal dottor Cristhiaan Barnard, divenuto una celebrità planetaria per questo, la tecnica dei trapianti del muscolo cardiaco ha compiuto straordinari passi in avanti che hanno portato a ridurre enormemente il rischio di rigetto, aumentando così l’aspettativa di vita dei trapiantati.

Tra le mumerose tecniche messe a punto c’è anche quella del Piggyback, letteralmente ‘a cavalluccio’, ideata dallo stesso Barnard e messa in atto con successo dai medici indiani nei giorni scorsi. Si tratta, tecnicamente, di un trapianto eterotopico, dove il cuore del donatore affianca quello del paziente svolgendo una funzione di supporto. Fino ad oggi, questa tecnica è stata messa in pratica solo 150 volte in tutto il mondo.