Il corpo umano può essere inteso come un apparato complesso e meraviglioso, che ci risulta ancora ignoto per molti aspetti. Certo, nel corso dei secoli i più eminenti scienziati di ogni epoca hanno dato il nome a ogni singolo osso che compone l'organismo, hanno studiato i muscoli, la fisiologia del cuore e la circolazione sanguigna, il funzionamento degli organi, compreso il più importante di tutti, il cervello, che rimane ancora in gran parte misterioso. Tuttavia si può concludere che, sebbene oggi conosciamo perfettamente le singoli parti, siamo ancora ben lungi dal comprendere in toto il funzionamento del corpo umano.
Insomma volendo fare un paragone musicale, di questa orchestra conosciamo i singoli strumenti, ma ignoriamo il concertista che tiene mirabilmente assieme ogni aspetto. Come accade spesso, più si avanti nella conoscenza e più si scopre che c'è sempre da imparare. Prova ne è in questo senso la scoperta di un nuovo organo finora sconosciuto alla scienza che si chiama interstizio. Ma andiamo a considerare più nello specifico come si è giunti a questa scoperta.
Cos'è il nuovo organo scoperto dalla scienza
Intanto questo nuovo studio è stato condotto dalla Nyu School of Medicine, che ha scoperto come l'intestizio non è altro che una fitta rete di cavità interconnesse tra loro, che sono diffuse in tutto il nostro corpo sotto la pelle, e che rivestono anche l'intestino, polmoni, vasi sanguigni, muscoli e sistema urinario.
Grazie alle fibre di collagene e di elastina si può dire che agisca come una sorta di ammortizzatore per impedire che i tessuti possano riportare danni mentre gli organi del nostro organismo svolgono le loro funzioni quotidiane.
Come si è arrivati alla scoperta
I ricercatori, grazie all'utilizzo di tecniche molto sofisticate, sono riusciti a osservare i tessuti vivi direttamente dentro il corpo senza la mediazione di un vetrino.
In particolare la metodica impiegata nei pazienti malati di tumori in procinto di essere operati per la rimozione chirurgica del pancreas e dotto biliare, ha consentito di mettere in evidenza la reale natura dell'interstizio, che risulta presente in tutte le altre parti del nostro corpo che sono sottoposte a continue sollecitazioni e pressioni.
Un altro aspetto interessante di questa ricerca deriva dal fatto che la presenza dell'interstizio potrebbe anche spiegare fenomeni quali la diffusione dei tumori o l'invecchiamento della pelle e finanche le patologie infiammatorie a carattere degenerativo. In particolare il movimento continuo di questo fluido spiegherebbe perché le patologie tumorali che invadono l'interstizio tendono a diffondersi più velocemente. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.