Sotto lo slogan “«Apri la bocca e apri gli occhi», il 5 maggio in molte piazze italiane, e per un mese presso numerosi studi dentistici, si celebra l’Oral Cancer Day 2018. Una giornata per prendersi cura della bocca, per fare prevenzione e, se troppo tardi, una diagnosi precoce. Una mossa che può salvare la vita perché il carcinoma orale, se non diagnosticato in tempo, può risultare letale.

L’allerta scatta se l’infiammazione è persistente

Non bisogna allarmarsi quando nella nostra bocca compaiono delle macchie bianche o rosse, o delle ulcere. Ma se questa condizione non si risolve in pochi giorni conviene farsi visitare da uno specialista perché una lesione precancerosa può essere controllata facilmente (sopravvivenza superiore al 90%) ma un tumore in forma avanzata no (il 60% non supera i 5 anni).

Normalmente i carcinomi della bocca comprendono una famiglia più ampia che va sotto il nome di tumori “testa e collo” ovvero tutti quei tumori che si originano dalle cellule epiteliali e che sono presenti nelle cavità nasali, nella faringe e nella laringe, nelle ghiandole salivari e nel cavo orale (lingua, guance, pavimento della bocca). L’organo maggiormente colpito è la laringe, seguito da cavo orale e faringe.

Per questo, se a livello delle cavità nasali, cavo orale, orecchie e collo compaiono delle anomalie – gonfiore, ulcerazioni, arrossamenti, sanguinamenti, dolore, ecc. - che persistono per alcune settimane, è opportuno farsi visitare da un medico. Soprattutto se si è fumatori. Infatti circa il 90% di questi tumori sono associati al tabacco.

Ma il fumo non è l’unico imputabile, soprattutto perché i fumatori stanno diminuendo e questi tumori stanno aumentando.

Le cause vanno quindi cercate anche nell’alcool (più di 3 unità alcoliche al giorno nell’uomo e 2 nella donna – 1 unità corrisponde a 12 grammi di etanolo, ovvero un bicchiere di vino o una lattina di birra), e nei rapporti sessuali orali, a causa del papilloma virus umano (o HPV).

Lo stesso che causa i tumori del collo dell’utero. Anche una cattiva igiene orale, una dieta povera di alcune vitamine, come quelle del gruppo A e B presenti in frutta e verdura, o degli inquinanti ambientali (radiazioni, nichel, amianto) possono causare un carcinoma orale. Infine il fattore età, dopo i 45 anni la probabilità di avere un tumore orale aumenta.

Visite gratis per tutti

Il 5 maggio in 59 piazze italiane e, dal 7 maggio fino all’8 giugno, in 3600 studi odontoiatrici, si effettueranno visite gratis e formazione per favorire la prevenzione. È una iniziativa promossa dalla Fondazione ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) Onlus. Per maggiori informazioni si può consultare il sito “oralcancerday.it

Certo, una prima visita di routine non consente di arrivare ad una diagnosi definitiva ma può servire a selezionare i casi che possono richiedere un maggior approfondimento. Per identificare una lesione neoplastica si ricorre alla biopsia di un campione di mucosa e per valutare la diffusione si fanno indagini sui linfonodi del collo (TAC, risonanza magnetica, ecografia).

Anche per questo tipo di tumori la ricerca ha fatto notevoli passi avanti, sia in termini farmacologici, con le cosiddette “target therapies”, ovvero farmaci che vanno a colpire selettivamente dei meccanismi cellulari, quindi poco invasivi, sia nelle tecniche radiologiche. Ma se la lesione deve essere rimossa, la chirurgia può essere utile, ed ora è meno devastante di un tempo. In ogni caso meglio prevenire, quindi approfittiamo di questo appuntamento per farci controllare e magari farci dare qualche utile consiglio per scongiurare un simile pericolo.