“Alice nel Paese delle Meraviglie” non è solo il celeberrimo racconto di Lewis Carroll, ma anche una malattia, altresì nota come Sindrome di Todd, dal nome del suo scopritore. È conosciuta da tutti la famosa scena in cui Alice cambia aspetto, diventando prima minuscola, poi enorme. Chi soffre di questa patologia sperimenta personalmente questo episodio, naturalmente solo al livello percettivo. La Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, infatti, consiste in alterazioni percettive che portano la persona a vedere e a sentire le proprie parti del corpo rimpicciolirsi od ingrandirsi.

Questa malattia, poi, si lega ad episodi di emicrania ed epilessia. Non è un caso, allora, che lo stesso Carroll soffrisse di forti mal di testa e, probabilmente, degli stessi sintomi sopracitati. Che per scrivere il suo più celebre racconto si sia ispirato alla sua stessa vicenda personale? Che la realtà sia stata, in questo caso, effettivamente più fervida dell'immaginazione?

I sintomi dell’AIWS

I sintomi più caratteristici dell’Alice in Wonderland Syndrome sono chiamati metamorfopsie e consistono in una distorsione percettiva del proprio aspetto o dell’ambiente circostante. Chi soffre di questa patologia, quindi, vede se stesso o gli oggetti con dimensioni maggiori o minori rispetto a come siano normalmente.

Siccome questi sintomi sono legati ad una distorsione visiva, anche la percezione della distanza può risultare alterata. Meno frequenti, invece, sono i sintomi chiamati somestesici, legati alla percezione della realtà. L’individuo affetto da tale patologia può sperimentare, infatti, la sensazione che l’ambiente circostante o i fatti che si verificano non siano reali o, ancora, che lui stesso non sia reale!

Si parla, nel primo caso, di derealizzazione, mentre nel secondo caso di depersonalizzazione.

Questi sintomi sono solitamente temporanei e si sviluppano in seguito ad attacchi epilettici o di forti mal di testa. Queste alterazioni percettive possono ricordare quelle sperimentate da persone psicotiche, ma c’è una grande differenza tra chi soffre della Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie e chi, per esempio, è affetto da schizofrenia: mentre i secondi credono che quello che vedono sia reale, i primi si rendono conto di star vivendo qualcosa di anomalo e bizzarro.

Le cause dell’AIWS

Ancora non si sa molto su quali siano le cause di questa malattia. Alcuni ipotizzano un legame tra la Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie e la depressione; altri lo ricollegano alla schizofrenia. In alcuni casi, poi, può essere indotta o da sostanze psicoattive o da alcune specifiche medicine, implicate nel trattamento di mal di testa, tosse ed influenza. Quello che si sa per certo è che gli episodi legati all’AIWS si associano ad una anomala attivazione del lobo occipitale e parietale.

Per concludere non si può non ritornare alla favola di Lewis Caroll. Qual è la differenza tra Alice e le persone affette dall’AIWS? Ad Alice è bastato risvegliarsi per uscire dal Paese delle Meraviglie, chi soffre di questa sindrome, invece, può solo aspettare che le alterazioni percettive passino con il tempo: ancora non esistono terapie specifiche.