Ormai scaduto il temine ultimo per adempiere all'obbligo vaccinale per i bambini nelle scuole in vigore da settembre tramite la legge Lorenzin. In questi ultimi mesi abbiamo potuto assistere a una situazione di caos nella zona nord est della penisola. Se in Valle d'Aosta sono stati ammessi comunque otto bambini, in Piemonte, a Torino, due bambini hanno ricevuto l'alt delle scuole materne. La dirigente delle scuole materne Kandinskij e Keller ha sostenuto di non poter assolutamente far entrare i bambini in aula fino a che non riceverà l'attestazione della messa in regola degli obblighi vaccinali.
Oltre a questo, altre due famiglie di Collegno, sempre nella provincia di Torino, hanno ricevuto il divieto assoluto di portare a scuola i figli.
Valle d'Aosta e vaccini
Ad oggi, quindi oltre i termini ultimi previsti dalla legge, in Valle d'Aosta sono stati trovati otto bambini irregolari nei confronti delle norme nazionali: i bambini, nonostante non avessero i vaccini obbligatori, sono comunque stati ammessi a scuola. Si parla rispettivamente di un bambino della scuola dell'infanzia e ben sette bambini in età da asilo nido. Il presidente dell'Associazione Pro Libera Scelta VdA, Stefano Minetti commenta: "Nessuno si è assunto la responsabilità di non far entrare a scuola i bambini" e accusa una mancanza da parte dello Stato, sostenendo la presenza di un vuoto normativo, che non permetterebbe l'adempimento completo degli obblighi da parte delle istituzioni presenti sul territorio.
Rapporto difficile fin da principio
Già nei mesi precedenti, la regione si era fatta notare in relazione alla materia vaccini. Fin dal primo momento, successivo alla proposta di legge, la Valle d'Aosta si era opposta alle disposizioni di prevenzione vaccinale, tramite il presidente Pierluigi Marquis, insieme alla regione Veneto.
Marquis aveva comunque sostenuto "la necessità dell’obbligatorietà vaccinale per proteggere la popolazione dai gravi effetti di malattie prevenibili" ma allo stesso tempo credeva necessario mitigare le misure coercitive messe in atto dalla legge stessa.
Qualche tempo dopo, a settembre, alcune famiglie valdostane, circa una cinquantina di mamme e papà, hanno sostenuto la loro volontà di allontanarsi dalla scuola pubblica a causa delle misure eccessivamente coercitive adottate dalla scuola. Per evitare quindi l'obbligo vaccinale, si sono rivolti all'homeschooling, puntando quindi ad un metodo d'istruzione differente, ossia la scuola parentale, prevista per legge e in crescita in Italia.