Un anziano signore francese di 88 anni che risponde al nome Gérard Courtois ha subito, presso l’ospedale universitario di Lille nel nord della Francia, un delicato intervento chirurgico alla valvola aortica (quella che separa il ventricolo sinistro dal cuore dell'aorta) senza l’impiego di nessun tipo di anestesia generale o locale. L’equipe sanitaria, infatti, in ragione dell’età avanzata del paziente che poteva rappresentare comunque un rischio, ha deciso di non usare l'anestesia generale (impiegata in questa tipologia di operazioni), decidendo in alternativa di ricorrere all’ipnosi.
L'intervento, durato un'ora, è perfettamente riuscito
L'innovativo intervento, durato circa un’ora, ha consentito di sostituire con successo la valvola aortica dell’uomo ed è stato portato a termine con l’ausilio di un metodo di ipnosi eseguito da un’infermiera specializzata in tecniche ipnotiche; durante l'intervento, mentre era sotto ipnosi, il paziente ha parlato delle sue passioni per i viaggi e per il giardinaggio.
A distanza di 48 ore l'uomo, che sembra godere di buona Salute, asserisce che sebbene all’inizio non era del tutto convinto di questa tecnica ora se dovesse tornare ad essere operato vi ricorrerebbe nuovamente; inoltre il paziente ha dichiarato alla stampa locale che durante l'intervento, sotto ipnosi, mentre parlava era come se fosse stato trasportato in un'altra dimensione.
Il professor Arnaud Sudre, capo del dipartimento di chirurgia dell’ospedale universitario di Lille, ha spiegato che la scelta di ricorrere a questa particolare tecnica, in questo caso specifico, è stata dettata dal fatto che pazienti di età avanzata sono maggiormente sensibili agli effetti collaterali dell’anestesia, ad esempio problemi neurologici; in situazioni di questo tipo viceversa l'ipnosi appare più sicura dal momento che il paziente si riprende immediatamente e senza effetti collaterali.
Il paziente non era molto convinto di questa tecnica
Il paziente, come detto, all'inizio non era molto "convinto" di questa tecnica, poiché in realtà non sapeva esattamente cosa fosse l'ipnosi, ma dopo aver ascoltato le spiegazioni dell’infermiera Hélène Sergent, specializzata in questa tecnica, si è in qualche modo convinto.
L’infermiera è andata a trovare il paziente il giorno prima dell’intervento, facendolo parlare della sua vita, del suo ambiente e delle sue passioni, in maniera tale da preparare il terreno e poterlo portare, durante l’ipnosi, nel mondo che egli maggiormente ama.
All'inizio dell'operazione, che come detto è perfettamente riuscita, l'infermiera ha parlato con Gerard dei viaggi che egli aveva fatto in compagnia della moglie e della sua grande passione per il giardinaggio; il paziente è stato talmente preso dalla conversazione, incentrata su argomenti a lui molto cari, sino al punto da dimenticare il contesto in cui era ed iniziare a dormire mentre era in corso l'intervento chirurgico.