Ancora pericolo Escherichia Coli per le cozze. Stavolta l'allarme riguarda quelle "vive" provenienti dalla Grecia e la cui distribuzione avrebbe già interessato tutta Italia. L'allarme arriva dal Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare. Si tratta di una nuova segnalazione e che non ha a che vedere con quella che, nei giorni scorsi, aveva già interessato i molluschi distribuiti nel Bel Paese. Si sa poco riguardo ai lotti distribuiti, se non che le consegne sono state effettuate da Nord a Sud e hanno riguardato la grande distribuzione, così come i mercati e le pescherie.

Il ritiro cautelare è stato comunque già avviato a tutela dei consumatori.

Escherichia Coli: concentrazione sopra la norma

Le rilevazioni effettuate hanno permesso di riscontrare una concentrazione di Escherichia Coli sopra la norma. Il limite di legge, infatti, è fissato a 1300 MPN/100 grammi. L'invito fatto ai consumatori è quello di evitare il consumo di cozze di cui si abbia contezza provengano dalla Grecia o comunque di farle sottoporre prima ad un controllo specifico, possibile nelle Asl di ciascun distretto italiano. In questi casi, come informa Giovanni D'Agata, presidente del Consiglio dei Diritti del Consumatore, è che esiste il rischio che queste cozze possano essere commercializzate anche attraverso canali non legali, pertanto la raccomandazione è quella di scegliere sempre punti vendita la cui filiera di distribuzione è nota.

Escheria Coli nelle cozze: tanti rischi

Rispetto a quando avviene in altri casi, come ad esempio nel caso dell'acqua minerale ritirata dal mercato qualche giorno fa, il richiamo degli alimenti incriminati potrebbe essere più difficoltoso. Tuttavia, le operazioni di ritiro stanno interessando tutti punti vendita interessati. E' questo uno dei motivi per i quali si raccomanda di acquistare prodotti con un'etichetta che sia il più informativa possibile.

L'Escherichia Coli è un batterio che può generare importanti complicazioni nell'organismo umano. Un'eventuale intossicazione sarebbe responsabile di fenomeni piuttosto fastidiosi come nausea e vomito, a cui rischierebbero di aggiungersi crampi addominali e diarrea. Esiste naturalmente la possibilità che l'assunzione di un'elevata concentrazione negli alimenti ingeriti possa generare danni importanti all'apparato digerente. Pertanto è sempre meglio prestare attenzione a ciò che si acquista e poi si mangia.