La calvizie è un disturbo molto serio. È vero che apparentemente porta "solo" alla perdita dei capelli, dunque un semplice difetto estetico, ma ciò non va preso alla leggera. Perché tra gli affetti di calvizie vi possono anche essere giovani ragazzi, donne e non tutti riescono a rassegnarsi all'idea di dover dire addio ai propri capelli. Molti vedono nella calvizie la perdita della propria immagine, addirittura della propria identità. Le conseguenze psicologiche possono essere davvero gravi. Diversi sono stati i tentativi e le strade percorso per poter arrivare ad una soluzione, ma una vera e propria cura sembra quasi impossibile, o meglio, sembrava.

Perché un'interessante novità nella cura della calvizie arriva dalla medicina rigenerativa.

Uno studio tutto italiano contro la calvizie

A condurre lo studio sono stati i ricercatori dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (Idi) Irccs di Roma. Partendo subito dai risultati, che sono i più strabilianti, si è registrata una ricrescita dei capelli nell'80% dei pazienti trattati per alopecia androgenetica, la più comune forma di calvizie. Il campione era composto da 168 persone che sono state seguite per tre anni e confrontate con un gruppo di controllo che non ha affrontato questo tipo di terapia e ha pertanto subito un processo di peggioramento, come previsto.

La terapia contro la calvizie si basa sull'importanza delle piastrine e di alcune proteine presenti nel sangue, di cui si andrà ad aumentare la concentrazione.

Il meccanismo prevede infatti un prelievo di sangue nei pazienti, il plasma viene poi separato e iniettato successivamente nella zona affetta. È una procedura che può essere usata più volte e non ha nessun effetto collaterale, se non una sensazione di gonfiore o bruciore, che si risolve spontaneamente nei 2 o 3 giorni successivi.

Si tratta di medicina rigenerativa che potrebbe portare buoni risultati anche nei pazienti che si trovano in questa condizione per via di trattamenti chemioterapici.

Attualmente in Italia la terapia per la cura della calvizie è disponibile soltanto presso l'unità di medicina rigenerativa dell'Idi di Roma. Il costo è di 1500 Euro, apparentemente non esiguo, ma bisogna considerare che molte delle soluzioni presenti attualmente sul mercato, per giunta di dubbia efficacia, possono condurre a un esborso economico persino maggiore. Un'altra soluzione può essere il trapianto, ma in quel caso il costo complessivo sarebbe maggiore.