L'aerosol è molto usato contro il raffreddore e la tosse nei bambini, ma, secondo la dottoressa Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e Disordini Immunologici nonchè ordinario di Pediatria all’Università di Perugia, le terapie adottate attraverso il continuo ausilio dell'aerosol non servirebbero a curare questo tipo di problematiche da raffreddamento in almeno un caso su due. Una nuova visione in campo pediatrico che farebbe pensare alla scelta di approcci terapeutici diversi, per il trattamento del raffreddore, in età pediatrica.

Aerosol: il mito da sfatare per curare il raffreddore

Secondo la dottoressa Susanna Esposito, nel 50 percento dei casi in cui i bambini vengono sottoposti alle inalazione dell’aerosol sarebbero da considerarsi come trattamenti terapeutici inutili e a volte non idonei. Le casistiche in Italia e in molti altri Paesi rivelano, invece, un largo uso di questo sistema terapeutico. Secondo gli esperti in presenza di raffreddore sarebbero molto più idonei ed efficaci l’introduzione di lavaggi nasali per cercare di eliminare i muchi in eccesso e un consumo di acqua più idoneo, accompagnati da una accurata igiene, soprattutto delle mani e del naso, che possano evitare i possibili contagi. Umidificare in modo adeguato gli ambienti, inoltre, soprattutto in inverno e in presenza dei termosifoni, è un altro consiglio da non sottovalutare, insieme al monitoraggio della temperatura nella casa che non dovrebbe, di norma, mai superare i 20 gradi.

È bene sottolineare che l’utilizzo dell’aerosol non è sempre demonizzato dagli specialisti in quanto è comunque accertato che sia idoneo ed efficace per curare diverse patologie come la bronchite asmatica o la bronchiolite. Il suo uso non sortirebbe invece risultati effettivi per la cura dei malanni di stagione come le rinofaringiti, le tonsilliti e le otiti medie.

I farmaci sotto accusa usati per l’aerosol

La prima epidemia dell’anno scolastico ha già colpito molti bambini delle scuole primarie e i genitori sono alle prese con cure, molte volte, anche 'fai da te' che prevedono l'uso indiscriminato dell'aerosol e di farmaci mucolitici o cortisonici. Sarebbe buona norma intraprendere qualsiasi terapia guidati, esclusivamente, dal consiglio del pediatra.

Proprio i farmaci a base di cortisone per aerosol sono finiti nel mirino del (Acp) Associazione Culturale Pediatri. In questa classifica, stilata dagli specialisti dell'associazione, figura al primo posto l’uso sistematico di cortisonici a livello inalatorio delle prime vie respiratorie dei bambini. Si tratterebbe, in particolar modo, di farmaci a base di principi attivi come il cortisone che avrebbero unicamente il compito di lenire i sintomi e non di ottenere una reale efficacia terapeutica. Secondo gli esperti potrebbero addirittura, con il loro uso prolungato nel tempo, sortire anche effetti dannosi per la Salute dei bambini.