Secondo un recente studio fumare un solo spinello di marijuana potrebbe incidere negativamente sul cervello di un adolescente. Si tratta di una ricerca pubblicata di recente sul Journal of Neuroscience e condotta su un gruppo di circa 50 adolescenti provenienti da vari paesi tra i quali la Germania, la Francia, l’Inghilterra e l’Irlanda. I giovani sottoposti al test avevano consumato una o due volte la cannabis.

Cannabis: i risultati dello studio

Nbc News Hugh Garavan è l’autore dello studio e docente di Psichiatria presso la University of Vermont School of Medicine negli Stati Uniti.

Lo scopo principale era proprio quello di confermare o sfatare la convinzione di coloro che sostengono che pochi spinelli non fanno male. I primi risultati emersi dalla ricerca confermerebbero che questa ipotesi non sarebbe del tutto veritiera. Infatti gli studi approfonditi dei ricercatori hanno evidenziato l'allargamento della materia grigia all’interno del cervello e il conseguente sviluppo celebrale, in particolar modo, negli adolescenti. Si tratterebbe di un anomalo incremento delle dimensioni della corteccia cerebrale nelle aree legate, in particolar modo, alla memoria e alle emozioni osservato in adolescenti che avevano fatto uso anche sporadico di cannabis. Nell’età adolescenziale, secondo gli studiosi, le regioni corticali del cervello attraversano un particolare processo di assottigliamento capace di influire sulle sue connessioni capaci di renderlo più attivo ed efficiente.

L'uso della cannabis avrebbe la capacità di modificare questo meccanismo di assottigliamento, intervenendo sui volumi della materia grigia che agirebbe negativamente sulla sua successiva possibile evoluzione e maturazione. I precisi meccanismi sono ancora da approfondire e serviranno, sicuramente, ulteriori studi per confermare le tesi sostenute ed evidenziate dallo studio dei ricercatori americani.

Uso di cannabis: anche un solo spinello inciderebbe negativamente sulla struttura del cervello

Secondo questo recente studio, quindi, sarebbero sufficienti pochi spinelli per intaccare ed alterare la corteccia cerebrale negli adolescenti. L’inaspettato risultato, aprirebbe, sicuramente, interrogativi più approfonditi in merito alla legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo e manderebbe in fumo la comune convinzione che pochi spinelli non possano avere nessuna conseguenze.

I ricercatori hanno, infatti, demolito questo falso mito analizzando i dati relativi allo sviluppo cerebrale, degli adolescenti che hanno partecipato alla ricerca, le cui alterazioni più importanti sono state osservate in importanti processi emotivi come la paura e disturbi legati alla memoria.