Continuano i progressi della ricerca medica nella lotta al cancro. I ricercatori del The Institute of Cancer Research, a Londra, hanno scoperto un nuovo farmaco che si è rivelato efficace nei confronti di diverse patologie tumorali. In totale sono 6 le patologie tumorali su cui è stato sperimentato. Il farmaco potrebbe quindi cambiare la prognosi per i pazienti che non rispondono ai protocolli utilizzati per la terapia standard. La ricerca è stata pubblicata su The Lancet Oncology.

Su quali tipologie tumorali è stato sperimentato il nuovo farmaco

Il farmaco è stato sperimentato su 6 patologie tumorali rivelando una diversa efficacia: vescica (27%), alla cervice (26,5%), alle ovaie (14%), all’esofago (13%), al polmone non a piccole cellule (13%) e quello all’endometrio (7%). La sperimentazione al momento è stata effettuata solo su un numero esiguo di pazienti: 150, dei quali 27 hanno risposto in modo positivo. Le risposte dei pazienti al farmaco in media hanno avuto una durata di 5,7 mesi, 9,5 in alcuni pazienti.

L'efficacia del nuovo farmaco

Il farmaco in questione, che si chiama tisotumab vedotin, rilascia una sostanza tossica in grado di "avvelenare" le cellule tumorali dall'interno.

Proprio considerando questo meccanismo d'azione, i ricercatori hanno definito il nuovo farmaco come una sorta di "cavallo di troia". Come è noto, si tratta dello stratagemma di cui narra Omerio, utiizzato dai greci per espugnare la città di Troia.

I risultati positivi ottenuti, hanno consentito ai ricercatori di procedere al secondo livello di sperimentazione per quanto riguarda i casi di cancro alla cervice.

In particolare l'obiettivo dei ricercatori è di sperimentare l'efficacia di questo farmaco su uno spettro più ampio di patologie tumorali al fine di utilizzarlo o come nuova terapia oppure di affiancarlo come trattamento coaudiuvante per il tumore alla cervice, in quanto per questo tipo di cancro si sono avute le risposte più soddisfacenti.

In questo senso gli autori dello studio intendono estendere la sperimentazione ad altri 120 pazienti.

Gli effetti collaterali del nuovo farmaco

Come ogni farmaco, anche tisotumab vedotin non è scevro da effetti collaterali. In particolare quelli più frequenti riguardano il sanguinamento dal naso, nausea, problemi visivi e stanchezza. In ogni caso i ricercatori nelle prossime sperimentazioni proveranno a ridurli.

Cancro: nuovi trattamenti

Una delle strade più promettenti è rappresentata dalla immunoterapia, che si può definire la nuova arma contro i tumori. In sostanza fa in modo che il sistema immunitario riconosca le cellule tumorali e quindi possa distruggerle. Le cellule neoplastiche in effetti adottano dei mascheramenti proprio per sfuggire al controllo da parte del sistema immunitario.

In tal modo il tumore ha la possibilità di crescere e di diffondersi nel resto dell'organismo. Grazie ai linfociti, cellule specializzate del sistema immunitario, vengono attaccate le cellule neoplastiche, per cui si determina una regressione del tumore. Tuttavia l'immunoterapia non è la prima scelta di trattamento, ma la si utilizza solo in seconda battuta per affiancarsi come supporto alla chemioterapia oppure quando i farmaci chemioterapici non si sono rivelati efficaci. Inoltre non tutti i pazienti malati di tumori sono candidadbili a questo tipo di trattamento che non è certo esente da effetti collaterali.