Le conclusioni e i risultati dello studio chiamato NutriNet-Santé sul rischio di sviluppare il cancro collegato all'alimentazione, una ricerca durata ben un decennio elaborata dagli scienziati francesi del Nutritional Epidemiology Research Team presso l'Università Sorbonne in Francia, sono appena stati pubblicati dal British Medical Journal. Sono state testate oltre 100mila persone per indagare gli effetti del consumo eccessivo delle bevande gassate e zuccherate, non escludendo i succhi di frutta.
Questionari sulle abitudini alimentari
L'Organizzazione Mondiale della Sanità fin dal 2015 ha indicato il contenuto di zuccheri nella cola, limonate, energy drink e altre bevande molto elevato e siccome il trend di consumo di questi prodotti è in crescita, per evitare l'insorgenza di obesità, diabete e sovrappeso, ha raccomandato un loro consumo limitato nella dieta abituale.
I ricercatori hanno coinvolto 101.257 francesi, sia donne che uomini adulti, ai quali è stato chiesto di compilare dei questionari sulle abitudini alimentari e sulla frequenza di consumo delle bevande, sia gassate che succhi di frutta.
L'indagine scientifica è durata 10 anni e il disegno di studio osservazionale ha permesso di evidenziare gli elementi di correlazione fra le bibite gassate zuccherate e il cancro. Mathilde Touvier, coordinatrice della ricerca, commenta così i risultati: ''Bere una bevanda gassata zuccherata o un succo di frutta ogni tanto non è sconsigliato, ma molte agenzie di sanità pubblica raccomandano di non consumarne più di un bicchiere al giorno. Quando il consumo è eccessivo aumenta la possibilità di diabete, obesità o sovrappeso e viene incrementato il rischio di patologie correlate ad esse, quali malattie cardiometaboliche e cancro".
Il parere di alcuni esperti italiani
''Il contenuto di zucchero delle bevande aumenta la produzione di insulina e incrementa l'insuline-like-growth factor (fattore di crescita simile all’insulina), provocando un'aumento di glicemia con possibile induzione della cancerogenesi'' spiega il dottore Bordonaro, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’Ospedale Garibaldi di Catania, in riferimento ai risultati dello studio francese NutriNet-Santé.
''Gli zuccheri liberi non solo delle bevande gassate ma anche da cibi altamente raffinati e poveri di fibre, come merendine o dolci confezionati, hanno un rapido assorbimento e portano alla sintesi elevata dell'ormone insulina per ripristinare i normali livelli di glicemia e favoriscono l'obesità visto che questa situazione provoca 'attacchi di fame' e spinge le persone a mangiare di più. Una dieta equilibrata in cui gli zuccheri sono assunti prevalentemente da cibi strutturati, associata ad attività fisica e a uno stile di vita sano, è capace di ridurre in maniera significativa l’incidenza di tumori''.
Paolo Pedrazzoli, direttore dell’Oncologia al Policlinico San Matteo di Pavia e esperto di nutrizione, ha spiegato che ''Il tipo di studio condotto dai ricercatori dell'Università Sorbonne, poiché osservazionale, non spiega il rapporto causa-effetto tra bibite zuccherate e cancro, per cui occorrono altre indagini.
Tuttavia gli eccessi sono sempre dannosi in tutti i casi e, visto che nell'alimentazione entrano in gioco molti fattori, solo con una dieta sana ed equilibrata è possibile prevenire l'insorgenza del cancro''.