Secondo uno studio francese effettuato su circa 100.000 persone, un consumo eccessivo di bibite dolci e zuccherate aumenta il rischio di contrarre tumori. Ad affermarlo sono stati dei ricercatori francesi che, dopo un lungo ed attento percorso di analisi e test, hanno pubblicati i risultati dei loro test sul British Medical Journal, una autoritaria rivista britannica di medicina. Secondo i ricercatori, un consumo eccessivo di bibite zuccherate, quali ad esempio la Coca Cola, le bevande energetiche o semplicemente i succhi di frutta, oltre ad un aumento di probabilità di addentrarsi in problematiche come l'obesità con le conseguenti patologie, favorirebbe l'ingresso in scena di problematiche più gravi.

Succhi di frutta e bevande zuccherate: favorevoli per la nascita di tumori

Come in ogni cosa, e soprattutto per quanto riguarda gli alimenti, non è la composizione in sé a danneggiare l'organismo, ma il quantitativo stesso. Alimenti semplici infatti, se consumati in maniera eccessiva possono causare l'insorgere di fastidi e patologie di vario genere. Allo stesso modo, i zuccheri contenuti all'interno di molte bevande, in concomitanza con i conservanti ed i coloranti, rendono favorevole e fertile il "terreno" per alcune tipologie di neoplasie.

Come ha affermato il dottor Paolo Pedrazzoli, direttore del reparto di Oncologia al Policlinico San Matteo di Pavia, quando si parla di alimentazione è necessario fare particolare attenzione alle dosi e cercare di moderarsi nella consumazione di alimenti.

Secondo quanto comunicato dalle agenzie sanitarie, il consumo di bevande zuccherate può starci, ma è consigliato consumare meno di un bicchiere al giorno.

Lo studio NutriNet-Santé

I dati raccolti e pubblicati sono stati ottenuti da una attenta analisi dei risultati di vari esami contenuti nello studio sopracitato. La ricerca è stata effettuata su di un campione di circa 100 mila persone di sesso sia maschile che femminile a cui sono stati sottoposti dei questionari regolari per un periodo di 10 anni.

I questionari hanno permesso ai ricercatori di comprendere le abitudini alimentari delle persone prese in esame e di mettere in relazione il rischio di tumore con il consumo abitudinario di bevande dolci.

Come sottolinea il direttore Paolo Pedrazzoli, però, non vi è ancora una certezza tale da potere accusare lo zucchero ed è per questo motivo che devono essere effettuati ulteriori test più dettagliati e mirati.

Vi è la necessità di indagare ancora a fondo per comprendere se l'aumento del rischio è causato proprio dallo zucchero oppure dalle reazioni che questo produce con altre sostanze contenute all'interno delle bevande.