Negli ultimi 5 anni, gli investimenti arrivati alle varie biotech, imprese, università e centri di ricerca, ammonterebbero complessivamente a circa 5 miliardi. Si tratta di investitori privati.

La notizia interessante è che tra questi finanziatori vi sono personaggi che per gli affari hanno fiuto, come Mark Zuckerberg e Bill Gates. Basta questo per immaginare che gli investimenti in questo settore sono destinati a dare importanti ritorni economici.

15 anni fa non ne parlava nessuno

Fino a pochi lustri fa, del microbioma o microbiota - la differenza la chiariamo più avanti - non ne parlava nessuno. Pochi ne davano un rilievo nell'ambito della salute. Pochissimi potevano immaginare che questo potesse rappresentare un campo di ricerca per lo sviluppo di nuovi farmaci. Ma con il nuovo millennio, i vari microbioma - intestinale, cutaneo, orale, vaginale o delle vie respiratorie - sono diventati un campo di ricerca davvero imponente.

Un indicatore di questo interesse è testimoniato da fondazioni, Venture capital, singole persone e società che stanno destinando ingenti risorse e tempo nella ricerca sul microbioma.

Iniziamo dal più noto, il principale fondatore della Microsoft Corporation, Bill Gates, con un patrimonio di oltre 108 miliardi.

Gates è anche un importante filantropo del nostro tempo. Con la sua fondazione, creata insieme alla moglie - la Bill & Melinda Gates Foundation - sta finanziando molti progetti sul microbioma. L'imprenditore di Seattle ne è proprio convinto, e per spiegare la sua vocazione filantropica, lo scorso anno, in una conferenza all'Università di Cambridge, ha dichiarato: "Il problema della malnutrizione nei Paesi poveri del mondo potrebbe essere affrontato e risolto, nei giro di pochi anni, con un approccio basato sulle ricerche sul microbioma".

Un altro miliardario, Mark Zuckerberg, uno dei fondatori del social network Facebook, con un patrimonio stimato di oltre 70 miliardi, con la sua fondazione Chan Zuckerberg Biohub, ha investito 13,7 milioni di dollari in un progetto di ricerca sul microbioma, a cui collaborano tre università californiane, Stanford, UCSF e UC-Berkeley.

La moda del momento

Secondo alcune stime, negli ultimi cinque anni oltre 5 miliardi di investimenti privati sono stati destinati a biotech, università e centri di ricerca per progetti di studio sul microbioma e per sviluppare nuove soluzioni terapeutiche attraverso la sua modulazione.

Oggi il microbioma è diventato il nuovo "El Dorado". Un esempio per tutti: una biotech di Cambridge (Massachusetts), Vedanta Biosciences, è riuscita ad avere finanziamenti per 112 milioni di dollari su progetti riguardanti il microbioma, di cui 10 milioni proprio dalla Fondazione Bill & Melinda Gates.

Da tutte le parti, in Europa e negli Stati Uniti, ma anche in Asia, stanno spuntando eventi e congressi sul microbioma, dove migliaia di scienziati, provenienti da ogni dove, si riuniscono per confrontarsi su questo argomento.

La cosa più interessante è che a questi incontri sono sempre presenti le Big Pharma, e questo sta proprio a testimoniare quale livello di interesse abbia raggiunto la ricerca sul microbioma/microbiota.

E poi c'è la produzione scientifica e brevettuale. Solo negli ultimi 4 anni sono stati pubblicati 50.000 lavori sul microbioma. E il numero di brevetti in questo campo è in continua crescita. Anche le tecnologie, ad esempio quelle sul sequenziamento genico, stanno progredendo rapidamente, ottenendo risultati inimmaginabili solo pochi anni fa.

Non mancano gli scettici. Non tutti concordano sulla robustezza di questo approccio in medicina e sui possibili ritorni economici. Però questa è, di fatto, la moda del momento, così nel decennio del cambio di millennio - fine anni Novanta, inizio Duemila – in molti avevano investito nelle biotech impegnate sugli anticorpi monoclonali in oncologia e, nel giro di pochi anni, hanno visto moltiplicare a dismisura gli investimenti e il loro business.

Microbioma e microbiota

Due termini usati come sinonimi anche se hanno significato differente. Correttamente, il microbiota è una popolazione di microorganismi (specie batteriche) che colonizza un determinato distretto, ad esempio l'intestino, la cute, la cavità orale, le vie respiratorie, ecc. Per microbioma, invece, si intende la totalità del patrimonio genetico posseduto dal microbiota. In pratica, è l'insieme dei geni espressi dal microbiota.

Sia se la vediamo dal punto di vista delle specie batteriche (microbiota) che dal punto di vista del patrimonio genetico (microbioma), da questo mondo dipende la nostra vita. La vita non potrebbe esistere senza questi microorganismi che iniziano a formarsi prima ancora della nascita e che ci accompagnano per tutta la vita.

Differisce da individuo a individuo, come un'impronta digitale. Ma, a differenza delle impronte, il microbiota può cambiare in base a varie condizioni come l'alimentazione, le infezioni, le terapie e le interazioni con altri individui.

Una condizione di flora batterica normale, espressione di benessere, è indicata come "eubiosi", mentre una condizione di flora batterica alterata, associata a qualche problema di Salute, è detta "disbiosi". Prebiotici, probiotici e postbiotici sono i prodotti che la ricerca sta sviluppando per poter modificare una condizione di disbiosi e portarla ad una condizione di eubiosi.