"Sono stanca, impaurita ma continuo a lottare senza sosta. Insieme ai miei colleghi affronto questa grande emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio il Paese". Comincia così l'appello postato su Instagram da Alessia Bonari, una giovane infermiera toscana dell'ospedale di Grosseto, una delle numerose strutture sanitarie che in questo momento di estrema emergenza stanno combattendo, senza risparmiarsi, contro il nemico comune chiamato "Coronavirus".
Al termine del suo turno lavorativo, la giovane infermiera ha fotografato il suo viso per mostrare a tutti la difficile realtà che si sta consumando all'interno dei vari reparti ospedalieri che cercano in ogni modo di curare e aiutare più pazienti possibili. Per evitare ulteriori contagi e rendere più complessa la situazione, Alessia ha deciso di lanciare a tutta la popolazione un preciso e struggente appello social per ricordare a tutti, nessuno escluso, di rispettare con estrema attenzione le misure imposte dal governo per contrastare gli effetti del coronavirus.
Un'immagine vale più di mille parole
I segni di stanchezza, graffi e i lividi causati dai dispositivi di protezione sul viso della giovane Alessia dimostrano il lavoro difficile ed esasperato dei numerosi sanitari che, senza interruzione, combattono contro questa epidemia per salvare l'Italia intera. La ragazza non ha nascosto la sua paura nel recarsi a lavoro e il suo terrore di toccarsi accidentalmente e di contrarre il virus cosi da non essere più utile per i suoi colleghi e per la società in generale.
L'appello al buon senso degli italiani
Un grande esempio di civiltà e di umanità scaturisce dalle commuoventi parole di Alessia: la giovane e coraggiosa infermiera si appella al senso civico degli italiani e chiede di collaborare, tutti insieme, rispettando i decreti promulgati dal Governo per sconfiggere il coronavirus.
Adottare comportamenti prudenti e responsabili è l'unica strada che può condurre il Paese verso la vittoria contro questa devastante emergenza che continua a fare tremare il mondo.
Alessia chiede a chiunque stia leggendo il suo post di non vanificare lo sforzo che stanno facendo tutti gli operatori sanitari, di essere altruisti, di stare in casa e di proteggere chi è più fragile. Inoltre, l'infermiera ha precisato che i giovani non sono immuni al coronavirus, possono ammalarsi e contagiare altre persone.
Questo è un periodo molto complesso e delicato che può essere fronteggiato solamente con condotte ragionevoli e strategiche da parte di tutti: ogni singola persona, nel suo piccolo, è chiamata a scendere in campo contro il coronavirus rispettando semplici norme di prevenzione e dettagliate regole.
Stare a casa è fondamentale per evitare la diffusione del contagio e il collasso delle strutture ospedaliere. Seguire semplici accorgimenti e chiare raccomandazioni igieniche è altresì doveroso: lavarsi spesso le mani, rispettare la giusta distanza tra le persone (almeno di un metro), evitare il contatto con bocca, occhi e naso, disinfettare gli ambienti, coprire bocca e naso se si tossisce o starnutisce, usare le mascherine se si sospetta di essere contagiati o se si presta soccorso a persone malate.