Una delle sorprese negative dell'inizio di stagione è stato senza dubbio il Milan, uscito rivoluzionato dalla sessione estiva di calcio mercato e protagonista di un avvio di campionato molto deludente. L'addio dei senatori che avevano scritto le pagine più gloriose della storia recente del Milan e la cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva avevano costretto i vertici di Via Turati ad avviare un ciclo nuovo che ha presentato molti problemi nella sua fase di avvio e sulla validità del quale cominciavano a sorgere i primi dubbi.

Invece dopo una prima fase di assestamento, nella quale la società ha confermato la fiducia al tecnico Massimiliano Allegri nonostante i risultati al di sotto delle aspettative, la formazione rossonera ha cominciato a crescere sul piano del gioco, migliorando prestazioni e risultati che hanno avuto come conseguenza il recupero di parecchie posizioni in campionato e il prezioso successo di ieri sera contro il Barcellona per 2-0 che avvicina il Milan all'approdo ai quarti di finale di Champions League.

Le ragioni della metamorfosi del gruppo a disposizione del tecnico livornese sono molteplici ma possono essere ricondotte alla conclusione di un fisiologico periodo di assestamento a cui è seguita una crescita globale di tutti gli interpreti del gioco rossonero che attualmente riescono ad esprimere in pieno tutte le loro potenzialità. Il rendimento del Milan sembra anche non risentire di un leggero calo nelle prestazioni di El Shaarawy che era stato l'unico a disimpegnarsi al meglio nel periodo di maggior crisi milanista.

Analizzando la situazione reparto per reparto vediamo come il rendimento della difesa sia salito con il crescendo di forma di alcuni dei componenti come Zapata, De Sciglio e Constant.

Il colombiano fino a poco tempo fa rappresentava un oggetto misterioso mentre ora ha conquistato il posto da titolare al centro del pacchetto arretrato garantendo sicurezza ed affidabilità. Novità anche ai lati dove De Sciglio e Constant hanno scalzato dalle gerarchie Abate ed Antonini grazie a prestazioni sopra la media che li hanno anche posti all'attenzione delle rispettive selezioni nazionali.

A centrocampo i recuperi di Flamini e Muntari hanno garantito più affidabilità in copertura e stanno consentendo a Montolivo di esprimere tutta la sua classe che consente spesso alla sua formazione di poter avere il comando del gioco nella zona nevralgica del campo. Evidente anche la crescita della condizione di Boateng che poco alla volta sta tornando il giocatore capace di aggredire gli spazi aperti dal movimento delle punte presentandosi in questo modo in maniera pericolosa nell'area avversaria.

In avanti grande impatto ha avuto l'acquisto di Balotelli, già decisivo in diverse occasioni ma che non può essere schierato in Champions League. Questo però consente ad Allegri di attuare una sorta di turn over garantendo a Pazzini spazio nella competizione continentale e alla punta della nazionale la priorità in campionato in modo da preservare la lucidità degli interpreti che scendono in campo. L'esplosione del giovane Niang e la presenza di El Shaarawy e Bojan completano un reparto dal grande rendimento e dalle enormi prospettive di crescita potendo vantare un'età media molto bassa.

Un Milan dunque, lanciatissimo in campionato e in Coppa, che sarà senza dubbio protagonista in questo finale di stagione nel quale cercherà di raggiungere uno dei primi 3 posti nel torneo nazionale e il trionfo nella massima competizione europea per club.