Tra foto, celebrazioni e festeggiamenti, l'ultima tappa del Giro d'Italia, che si è corsa domenica 26 maggio a Roma, ha vissuto anche un curioso episodio tra Geraint Thomas e i corridori della UAE Emirates. La squadra della maglia rosa si era piazzata in testa al gruppo per guidare la corsa verso il circuito cittadino della capitale. Thomas si è però avvicinato a Felix Grosschartner, uno dei gregari di Pogacar, e lo ha invitato a rallentare. Il campione gallese ha ricostruito quanto avvenuto nell'ultima puntata del suo podcast Watts Occuring. Thomas ha raccontato di aver chiesto ai corridori della UAE "cosa stessero facendo", e di aver poi ricevuto le scuse di Grosschartner, che ha spiegato al gallese di aver pedalato con la stessa potenza sia nel tratto di vento a favore che in quello di vento contrario.

Thomas: 'Non capisco il ciclismo moderno'

L'ultima tappa dei grandi giri segue solitamente dei rituali consolidati. La corsa è una sorta di passerella nella parte iniziale in linea, per poi animarsi in pieno clima agonistico nel circuito finale. Queste regole non scritte sono una liturgia immutabile al Tour de France, che ormai da oltre quarant'anni si conclude sui Campi Elisi. Il Giro d'Italia ha ruotato spesso le sedi d'arrivo e anche le formule, proponendo spesso delle cronometro nella giornata finale.

Stavolta, per il secondo anno consecutivo, l'arrivo era previsto a Roma, con la partenza dall'Eur, un primo tratto in linea di andata e ritorno verso il mare, e un circuito conclusivo tra le bellezze del centro storico della Città Eterna.

Dopo qualche chilometro percorso ad andatura turistica e con i soliti rituali che si ripetono ogni anno anche al Tour, la UAE Emirates di Tadej Pogacar si è messa in testa al gruppo ed ha intensificato l'andatura. A causa di questa azione e del vento contrario il gruppo si è spezzato, proponendo una situazione decisamente insolita per una tappa finale di un grande giro.

Geraint Thomas, uno dei veterani del gruppo, è allora andato a parlare con i corridori della UAE Emirates. "Io non capisco più il ciclismo moderno. Dopo venti chilometri il gruppo si è rotto. C'era vento e la UAE ha iniziato a tirare fortissimo. Gli ho detto di andare più tranquillamente" ha raccontato il gallese nel suo podcast Watts Occuring.

'Grosschartner si è scusato'

"Ho visto molti cambiamenti nel Ciclismo, ma questa è la prima volta che vedo il gruppo staccarsi dopo venti chilometri in una tappa del genere. Gli UAE hanno davvero aperto il gas, non so perché. Sono andato da loro e gli ho chiesto cosa stessero facendo. Gli ho detto di rilassarsi" ha continuato Geraint Thomas.

"Grosschartner mi ha detto che stavano pedalando alla stessa potenza sia con il vento a favore che contro, circa 350 watt, ma dietro c'erano corridori che si staccavano" ha aggiunto Thomas.

L'episodio si è poi concluso senza problemi e rancori, ma con le scuse del corridore austriaco della UAE. "Dopo è tornato da me, mi ha chiesto scusa e mi ha detto che si sentiva un idiota. Ma non era successo niente di così grave. Quello è il ritmo che si tiene solitamente nel circuito finale, così è sempre a Parigi" ha raccontato Geraint Thomas.