Prove tecniche di Mondiale.Potremmo anche definire così la Confederation Cup, che prenderà il via ilprossimo 15 giugno in Brasile, sede designata appunto anche per i mondiali delprossimo anno. Otto le squadre al via di questa competizione, al quale partecipanole nazionali che si sono laureate campioni nelle rispettive confederazioni.

Oltre al Brasile, chiaramente invitato come rappresentante della nazioneorganizzatrice dell'evento, ci sono anche Uruguay, Messico, Nigeria, Tahiti,Giappone, Spagna e Italia. Gli azzurri in realtà non hanno vinto, ma sonoammessi alla Confederation Cup in virtù del secondo posto agli Europei,considerato che la Spagna vincitrice aveva anche vinto i mondiali del 2010.

Chiaramente sono due le favorite alla vittoria finale del torneo: Brasile eSpagna, con l'Italia che cercherà di recitare il ruolo di terzo incomodoinsieme all'Uruguay. Sono soprattutto i padroni di casa ad avere addosso lapressione dei tifosi e dei media: un fallimento non sarebbe certo il modomigliore per preparare l'appuntamento mondiale del prossimo anno, nel quale ilBrasile sarà quasi "obbligato" a vincere, vista l'attesa che c'è inquell'angolo di Sudamerica.

Il ct Scolari ha fatto per questa Confederationqualche scelta controcorrente, tipo quella di lasciare a casa Kakà eRonaldinho, con quest'ultimo che appare in un momento di forma straordinario.La Spagna appare in fase calante, anche perché le sue stelle sembrano un po'appagate dai trionfi.

E poi gli anni passano per tutti, è inevitabile. Ma resta pur sempre la squadra piùforte al mondo, lo dicono i titoli conquistati. Poi c'è l'Italia di Prandelli,sempre alla ricerca della quadratura del cerchio. Quando ci sono importantiappuntamenti all'orizzonte gli azzurri difficilmente falliscono. Questo loinsegna la storia.

Da tenere d'occhio anche Uruguay e Giappone, che potrebberoessere delle mine vaganti. Il calcio nipponico non è più quello dei cartonianimati. Anche grazie all'arrivo di un allenatore preparato come Zaccheroni ilGiappone ha fatto un grande salto di qualità. Un gradino più sotto le altreformazioni partecipanti. Nelle ultime due edizioni della Confederation Cup l'hasempre spuntata il Brasile.

Vittorioso con un netto 4-1 sull'Argentinanell'edizione 2005 giocata in Germania, in festa anche quattro anni dopo inSudafrica. In quell'occasione i verdeoro batterono per 3-2 gli Stati Uniti. Intotale sono tre i successi del Brasile in questa manifestazione. Adesso toccheràagli avversari dei verdeoro cercare di impedire il tris consecutivo a Neymar ecompagni.