E' arrivata anche la tanto attesa ufficialità: Josè Mourinho è tornato sulla panchina del Chelsea. Il tecnico portoghese lascia dunque il Real Madrid dopo una stagione che non è stata proprio da ricordare: zero titoli.

Mourinho vuole tornare a vincere e vuole farlo al timone di un Chelsea che ha senz'altro le potenzialità economiche per costruire una squadra di grande spessore, aggiungendo altri gioielli a quelli già presenti in rosa, uno su tutti il brasiliano Oscar. Anche il Chelsea non viene proprio da una stagione stellare: mai in corsa per il campionato, stravinto dallo United, anche in Champions non è riuscito ad agguantare il sogno della finale.

Che il presidente Abramovich però abbia voglia di tornare a vincere lo ha dimostrato proprio ingaggiando quello che a detta di tutti è uno dei migliori allenatori sulla piazza. Non a caso l'ingaggio del tecnico portoghese si aggira sui dieci milioni di euro, una somma non certo alla portata di qualsiasi club. Mourinho pare abbia già pronta la lista della spesa e il presidente chiaramente farà di tutto per accontentare l'allenatore, che a quanto pare non ha intenzione di lasciar partire dei giocatori che hanno richieste altrove, come ad esempio il centrale David Luiz e il centrocampista Ramires, entrambi nel giro della nazionale brasiliana.

Un nome su tutti occorrerebbe al nuovo Chelsea, un regista che sappia far girare la squadra: Luka Modric.

Il mediano croato è stato fortemente voluto al Real e non ha tradito le aspettative. In più conosce bene i ritmi della Premier League per averci giocato in passato. Ma non sarà facie strapparlo al Real, serviranno almeno una trentina di milioni di euro.

Piace anche Schurrle, centrocampista del Bayer Leverkusen, giocatore molto abile con i piedi e negli inserimenti: sembra anche lui essere adatto al calcio inglese.

Infine un rinforzo potrebbe arrivare in difesa, ovvero Mangala, centrale del Porto. Al momento la sua valutazione supera i trenta milioni, ma il Chelsea, se vorrà davvero prenderlo, sicuramente non baderà a spese. Mourinho parte con un duro compito: strappare lo scettro al Manchester United, per il primo anno orfano del tecnico sir Alex Ferguson.