Sono immagini impressionanti quelle che testimoniano il dramma, che per poco non è sfociato in tragedia, di Arnold Fiek. Il corridore tedesco è precipitato dal Ponte del Diavolo nelle fasi iniziali del Gp Lugano di ieri, corso in condizioni climatiche particolarmente difficili. Per fortuna Fiek è riuscito a cavarsela, riportando solo una piccola frattura all’anca. Ma le sue parole, il suo sguardo e le foto scattate nei momenti del dramma raccontano quanto sia stato sottile il filo che ha separato la caduta dalla tragedia.
Fiek, un volo di dodici metri
Il Gp Lugano era partito da poco in una giornata davvero difficile, con pioggia incessante, freddo e vento. Mentre il gruppo stava superando il Ponte del Diavolo il giovane tedesco Arnold Fiek ha perso il controllo della sua bicicletta che è finita contro la ringhiera a bordo strada, mentre lo sfortunato corridore è volato oltre. Fiek ha fatto un volo di dodici metri, sbattendo prima contro una trave di cemento per poi precipitare nell’acqua del lago. Per fortuna il ragazzo non ha mai perso conoscenza, è riuscito a nuotare verso la riva ed è stato tratto in salvo. All’ospedale gli è stata riscontrata una piccola frattura all’anca che lo costringerà ad uno stop di sei settimane, un infortunio serio ma niente rispetto al rischio che Fiek ha corso.
“Ho pensato che fosse finita”
Il giorno dopo, ancora un po’ sbigottito dalla sua disavventura, Arnold Fiek ha raccontato quanto successo. “Era molto scivoloso, sono caduto in una curva a destra. Ho cercato di afferrare il guardrail ma non ci sono riuscito. Ho sbattuto il fianco contro un muro e sono caduto in acqua” spiega il corridore, che ha vissuto attimi di terrore.
“Quando sono finito a terra e poi nell’acqua ho pensato che fosse finita, poi ho nuotato nonostante il grande dolore. Sono uscito dall’acqua ed ho pensato che non andava così male”. Fiek è riuscito ad avvicinarsi alla rivadel lago, dove un’imbarcazione l’ha raggiunto pochi minuti dopo portandolo in salvo. Solo alla fine della storia Fiek è riuscito ad abbozzare un sorriso: “Oggi sono stato fortunato”.