Tragedia alla Gand-Wevelgem. Il ciclista belga Antoine Demoitié non ce l'ha fatta. Travolto da una moto in seguito a una caduta con altri quattro corridori all’altezza di Sainte-Marie-Cappel, nel breve tratto della classica in territorio francese, quando al traguardo mancano circa 90 km, Demoitié è stato prontamente ricoverato in ospedale a Ypres, da dove viste le gravi condizioni è stato altrettanto tempestivamente trasferito all’universitario di Lilla. Tutto inutile purtroppo, la tragedia si consuma nella notte quando nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale francese il 25enne è morto.

Antoine Demoitié era nato il 16 ottobre del 1990 a Liegi, nella città della “Decana” (Liegi-Bastogne-Liegi), luoghi dove la bicicletta è questione di tradizione popolare. Antoine aveva iniziato da giovanissimo a montare in sella disputando le prime corse nella Regione vallone, fino a diventare Campione della provincia di Liegi nel 2012 e l’anno seguente. Nel 2014 era arrivata la sua vittoria più importante, il Tour du Finiste're. Successi ottenuti con il team Wallonie Bruxelles-Group Protect, da questa stagione correva in categoria Professional per la Wanty-Groupe Gobert.

La corsa: allo sprintvittoria diPeter Sagan

Disputata per volontà degli organizzatori e delle autorità malgrado gli attentati alla Capitale, entrando un momento nella questione tecnica, la Gand-Wevelgem 2016 è stata vinta da Peter Sagan.

Il campione del mondo si è aggiudicato la classica del Nord allo sprint, davanti al belga Sep Vanmarcke (team Lotto) e al russo Viacheslav Kuznetsov della Katusha. Oltre alla volata finale che ha regalato la seconda Gand- Wevelgem in carriera al ciclista slovacco del team Tinkoff dopo la vittoria del 2013 con la Cannondale, l’altro momento topico della corsa è tornato ad essere il mitico Kemmelberg, dove è partito l’attacco poderoso di Sagan e Cancellara, che a poco più di 30 km dall’arrivo mettevano fine alla fuga del russo Kuznetsov.

Primo italiano al traguardo, ottavo, Jacopo Guarnieri, all’undicesimo posto Giacomo Nizzolo.

Tornando e concludendo con il drammatico incidente accaduto al giovane ciclista belga, il dolore, la rabbia e lo sconforto che in questo momento sono i principali sentimenti nell’ambiente è auspicabile e necessario che portino ad una riflessione serissima sulle reali condizioni di sicurezza degli atleti in gara. Su Twitter, il saluto commosso del compagno di team Gaetan Bille: “Con la donazione degli organi, Antoine ha salvato altre tre vite. Eroe fino alla fine. Riposa in pace.”