C’è una coda di polemiche sullo spettacolare ed incerto finale della Parigi-Nizza. La corsa a tappe francese è andata a Geraint Thomas, il gallese della Sky, che in extremis è riuscito a difendere la sua maglia gialla dall’attacco di Alberto Contador per appena quattro secondi. Ma in casa Tinkoff si lanciano accuse nei confronti degli avversari: secondo la squadra russa la corsa sarebbe stata falsata dalle moto che hanno favorito la rincorsa di Thomas e compagni.
Parigi-Nizza, un finale vibrante
L’ultima tappa della Parigi Nizza ha regalato grandi emozioni grazie agli attacchi ripetuti di Alberto Contador, che ha provato più volte a staccare la maglia gialla Geraint Thomas su cui doveva recuperare 15 secondi in classifica.
Un primo attacco a 50 km dall'arrivo è stato annullato dalla rincorsa della Sky. Sul col d’Eze Contador è riuscito nuovamente a scrollarsi di dosso Thomas, ma l'inseguimento della maglia gialla insieme a Sergio Henao tra discesa e piano finale è stato fruttuoso ed ha permesso al gallese di mantenere quattro piccoli ma determinanti secondi di vantaggio in classifica. Un esito che ha lasciato molta rabbia in casa Tinkoff, soprattutto perché il Ds Sean Yates ha parlato di un chiaro e determinante aiuto delle moto nei confronti dei corridori della Sky.
Yates: una vergogna
Secondo Sean Yates, direttore sportivo di Contador alla Tinkoff ma con un passato in casa Sky, le moto sono rimaste troppo vicine al gruppo di Geraint Thomas, aiutando così la rimonta degli uomini in nero nel finale della corsa.
Sean Yates è stato molto esplicito nel dopo corsa: “Urlavamo ai commissari di gara di intervenire, ma le moto sono state una vergogna ed ancora una volta hanno rovinato la corsa. Se le moto non avessero trascinato il gruppo inseguitore Contador avrebbe vinto la Parigi-Nizza” è stata l’accusa lanciata dal direttore sportivo della squadra russa. Un’insinuazione che Geraint Thomas preferisce ignorare: “Possono dire quello che vogliono, abbiamo vinto noi” è stata la replica del gallese.