Un ultimo sogno prima di appendere la bicicletta al fatidico chiodo: è quello che chiede Chris Froome alla stagione 2025 del ciclismo professionistico, probabilmente l'ultima della carriera. Ormai quasi quarantenne e relegato da tempo nelle retrovie del gruppo, il quattro volte vincitore del Tour de France vorrebbe chiudere partecipando per l'ultima volta a una grande corsa a tappe. Parlando a margine del Criterium di Singapore, una gara esibizione organizzata dalla Società del Tour de France a scopo promozionale, Froome ha espresso i suoi desideri per questo scorcio finale di carriera e parlato più a tutto tondo di vari temi d'attualità del Ciclismo.

Il campione britannico si è detto pronto a ricoprire un ruolo nuovo al Tour de France, una posizione di supporto in cui la sua esperienza sarebbe determinante, e ha poi espresso un giudizio sorprendente sul ciclismo attuale: "Le corse ora sono meno divertenti di una volta".

Froome vuole un ultimo grande giro

Nel 2025 Chris Froome vedrà scadere il suo lungo e ricco contratto con la Israel, e probabilmente questo segnerà anche la fine della sua carriera. Il campione britannico era arrivato al team israeliano nel 2021, reduce dal grave incidente avvenuto nel giugno 2019 al Delfinato, il punto che ha determinato di fatto la fine della sua parabola di campione. Nonostante le incertezze e i dubbi per l'età e l'incidente, e gli scarsi risultati ottenuti al rientro, la Israel ha investito tantissimo su Froome, una scelta che dal punto di vista sportivo si è rivelata fallimentare.

Il campione non è stato nemmeno convocato per le ultime due edizioni del Tour de France e questo ha lasciato un segno nell'ex maglia gialla.

"In un mondo perfetto, mi piacerebbe tornare un'ultima volta al Tour de France, o almeno in un altro grande giro" ha dichiarato Chris Froome da Singapore. "Non ho ancora deciso con certezza se questa sarà la mia ultima stagione, ma sembra più che probabile.

Tornare a un grande giro sarebbe un modo davvero speciale per finire, che si tratti del Tour, della Vuelta o del Giro", ha aggiunto Froome.

Davanti a dei risultati sconfortanti come quelli ottenuti negli ultimi anni, Chris Froome sa bene di non poter pretendere molto dalla squadra, nemmeno con il suo status di quattro volte vincitore del Tour de France.

"Sono realista sul mio livello. Ma penso che potrei svolgere un ruolo fondamentale al Tour de France per i corridori più giovani, specialmente per quelli che vogliono puntare alla classifica generale. Sarebbe fantastico andare al Tour e fare da mentore ad un corridore come Derek Gee", ha dichiarato Chris Froome.

'Quando sono caduto ero più forte di quando ho vinto il Tour'

Froome ha parlato anche dell'episodio che ha sancito la fine della sua carriera ad alti livelli, la caduta al giro del Delfinato del 2019, avvenuta mentre testava il percorso della cronometro. "Quando sono caduto mi sentivo più forte rispetto agli anni precedenti, quelli in cui avevo vinto il Tour. MI sentivo ad un livello diverso, ero ansioso di correre quella cronometro perchè in pratica il percorso verso il Tour iniziava lì.

E' stato frustrante, ma devo accettarlo, la vita è questa", ha ricordato Froome.

Il quattro volte vincitore del Tour ha poi riflettuto sull'evoluzione che ha vissuto il ciclismo in questi ultimi anni, dall'epoca in cui lui e la Sky dominavano i grandi giri a quella del fenomeno Pogacar e delle altre stelle della generazione attuale. "Il ciclismo è cambiato molto negli ultimi cinque anni. Trovo che le corse siamo meno divertenti di prima. Forse, in parte, questo è dovuto anche al fatto che non riesco più a vincere. Ovviamente quando vinci tutto sembra fantastico, quando soffri invece diventa tutto molto più difficile", ha commentato Chris Froome.