Per i fiamminghi è il Geraardsbergen, dal nome del paese da cui inizia, o il Kapelmuur per la cappella che si trova sulla cima. In Italia è più conosciuto con il nome di Grammont. Per tutti gli appassionati è uno dei luoghi simbolo del Ciclismo,e non ha neanche bisogno di un nome particolare: è semplicemente il "Muur", il Muro per eccellenza. Dopo cinque anni di assenza, il Grammont tornerà nel percorso del Giro delle Fiandre, anche se la sua posizione sarà molto defilata.

Il "Muur" poco oltre metà corsa

Il Geraardsbergen – Grammont – Muur, comunque lo si chiami, è stato reinserito nel tracciato del Giro delle Fiandre per l’edizione 2017.

L’organizzazione della classica fiamminga ha già presentato con largo anticipo le novità del prossimo anno. Ci sarà una nuova partenza, spostata da Bruges ad Anversa. Fino agli anni Settanta la corsa partiva da Gand, poi dal ’77 al ’97 da Sint Niklaas, e da allora fino all’edizione di quest’anno dalla città di Bruges.

Il percorso sarà modificato nelle fasi iniziali e centrali: il"Muur" sarà affrontato a circa 100 km dall’arrivo, che resterà a Oudenaarde. Sarà quindi un passaggio che, sul piano tecnico e strategico, potrebbe non pesare molto sull’andamento della corsa. Il fascino e la leggenda del Grammont forse avrebbero meritato una considerazione maggiore. In molti si sono pronunciati per un suo reinserimento nel percorso del Fiandre, ma solo a patto che questo fosse nella parte decisiva della corsa, magari tagliando una parte del finale con i ripetuti passaggi su Kwaremont e Paterberg.

Finale con Oude Kwaremont e Paterberg

Gli ultimi 75 Km della classica fiamminga resteranno immutati rispetto all’edizione di quest’anno vinta da Peter Sagan. Ci sarà quindi il temibile Koppenberg e la doppia scalata a Oude Kwaremont e Paterbergche restano così i muri chiave, quelli in cui negli ultimi anni si è sempre decisa la corsa.

Così è accaduto anche due mesi e mezzo fa, quando Sagan è rimasto tutto solo sul Paterberg.

L’ultima volta del Grammont al Giro delle Fiandre è stata nel 2011, quando la competizione fu vinta da Nick Nuyens. Sul "Muur" si ricordano azioni memorabili, come quelle di Cancellara che nel 2010 si tolse di ruota Boonen, o le stoccate di Ballan e Bartoli.