Mentre è in pieno svolgimento la Vuelta Espana, il calendario World Tour propone per domenica 28 agosto una delle sue tante concomitanze, la Bretagne Classic. È la corsa che in passato era denominata Gp Plouay e che si svolge sulle strade del Mondiale 2000 vinto dal lettone Vainsteins. Il percorso della Bretagne Classic è ondulato, lasciando aperta la porta sia ad un velocista capace di superare le piccole salite che a corridori più portati all’attacco.

Bretagne Classic, volata o fuga?

La Bretagne Classic ha cambiato fisionomia rispetto alle edizioni passate denominate come Gp Plouay.

Allora la corsa si svolgeva in circuito, ora è invece una gara in linea con partenza ed arrivo a Plouay e ben 246 km in mezzo. Il percorso è costellato di piccole salite, ben nove. Negli ultimi 30 km la sequenza di salitelle è molto serrata, con 4 Gpm in successione che accenderanno la bagarre. L’ultimo strappo è il Ty Marrac, lo stesso delle edizioni scorse, a soli 4 km dall’arrivo. È un trampolino di lancio ideale per corridori che hanno il colpo da finisseur nel proprio repertorio. Ma il percorso non è così duro da escludere una volata piuttosto folta, facendo immaginare un finale molto incerto ed appassionante.

Sagan e Van Avermaet le stelle

La starting list della Bretagne Classic è di altissimo livello.

Se alla Vuelta ci sono i campioni delle corse a tappe, qui sono presenti invece quasi tutti i big delle classiche. Possiamo attenderci un nuovo confronto tra Peter Sagan e Greg Van Avermaet, campione del Mondo e campione olimpico in carica e grandi sfidanti della primavera di classiche. Il su e giù nel finale sembra disegnato apposta per loro, e nella mischia che nascerà sulle salitelle possiamo sperare di trovare anche Diego Ulissi e Matteo Trentin.

Possono giocarsi delle buone chance i velocisti più puri, come Nacer Bouhanni e Arnaud Demare, come gli sprinter più votati alle classiche come Alexander Kristoff, Edvald Boasson Hagen, Michael Matthews, John Degenkolb, Giacomo Nizzolo, Sonny Colbrelli e Ben Swift.