L’Università di Perugia ha scelto di conferire all’allenatore Claudio Ranieri la laura magistrale ‘honoris causa’ in “Scienze e tecniche dello sport e della attività motorie preventive e adattate”. L’allenatore del Leicester City, trionfatore nella Premier League del 2015/2016. Il 7 ottobre si celebrerà il 'miracolo sportivo' di mister Ranieri, capace di andare oltre ai limiti di budget della società e capace di trasmettere ai suoi giocatori il coraggio e la volontà di battere chi viene valutato e considerato migliore di loro.
I Riconoscimenti dalla Penisola
La decisione dell’Università di Perugia vede alla base proprio l’impresa del tecnico in terra inglese, poiché si ritiene sia riuscito a “mescolare sapientemente approccio umano e introduzione ‘soft’ di principi scientifici negli allenamenti e nella preparazione atletica”. Non finiscono mai i primi e i riconoscimenti ufficiali e non che il tecnico romano sta ricevendo dalla conclusione del suo cammino con il Leicester, infatti l’allenatore ‘gentleman’, come viene soprannominato, ha già ricevuto l’onorificenza di ‘Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana” dal presidente della Repubblica, il quinto sportivo dopo Sara Simeoni, Gino Bartali, Silvio Piola e Reinhold Messner.
Dal Coni è già arrivata la “Palma d’oro al merito tecnico”, assegnata prima di lui solamente a Marcello Lippi dopo il Mondiale di Germania 2006.
Ma chi è Claudio Ranieri?
Molti tifosi, occasionali e non, si sono avvicinati alla figura di Ranieri unicamente grazie alla sua recente impresa con il suo Leicester, squadra nata nel 1884 e che fino a maggio 2016 non era mai riuscita a conquistare il trofeo nazionale. Le 'Foxes', così chiamate per lo stemma del club, non è mai stata una delle principali interpreti del campionato anglofono, infatti nel corso della sua storia ha vissuto numerose retrocessioni e promozioni oscillando tra Division 1 e Division 2, riuscendo a raggiungere la Premier League solamente nella stagione 1993/1994.
Il successo arrivò con l’ingaggio del nuovo tecnico Claudio Ranieri nel luglio 2015, il quale riuscì a valorizzare calciatori considerati fino ad un anno fa come di ‘seconda fascia’, come l’attaccante Jaime Vardy, il quale riuscì a segnare 13 reti nelle prime 11 partite del campionato, battendo il record di Ruud van Nistelrooij. Proprio per questa sua capacità di condurre i propri giocatori alla ribalta, Ranieri ha conquistato tutti, prevalendo con i suoi umili ragazzi su una schiera di campioni blasonati e strapagati di squadre con un potenziale d’acquisto apparentemente illimitato, quali le due squadre di Manchester e la londinese Chelsea.
Nonostante in Italia non sia mai riuscito a crearsi la reputazione di ‘Special One’ o simili, in Inghilterra è diventato Sir e ‘gentleman’, trasmettendo la sua umiltà e la sua voglia di ribalta, seppure descritto più volte come ‘troppo anziano per allenare’, ad un gruppo che ha portato le Foxes e i suoi tifosi a vincere la Premier League, a partecipare alla Champions League come testa di serie, e far sognare tutti gli amanti del calcio, testimoniando come con la forza di volontà si può riuscire a battere chiunque e a salire sul tetto del mondo.