Dopo l'impresa olimpica di Rio e una più che meritata vacanza in Irlanda, Ivan Zaytsevè tornato nella sua amata Italia e ieri pomeriggio ha fatto una “scappata” alla sede della Gazzetta dello Sport, accolto dal calore e l'affetto dei fan, che dopo le gesta che l'anno recentemente visto come protagonista, sono ragionevolmente aumentati a dismisura: merito della bravura, del temperamento spigliato e amichevole, del sorriso sincero e anche un po' furbetto sempre dipinto sul volto e forse anche un po' dell'aspetto indubbiamente piacevole, che tanto ha impressionato il pubblico femminile.
"Siamo contenti dell' argento"
Dopo selfie ed autografi di rito, lo Zar, accompagnato dal figlio di due anni e mezzo Sasha e dalla moglie, la bellissima ex pallavolista e modella italo-irlandese Ashling Cara Sirocchi, ha rilasciato un' intervista in cui ha parlato di quello che è successo dopo la finale del 21 agosto a Rio e cosa crede e spera possa accadere nel futuro.
“Siamo contenti che grazie a questo argento siamo riusciti ad accendere l'entusiasmo per gli italiani nei confronti del nostro sport.
Molti prima nemmeno ci conoscevano, visto che siamo, come molti altri sport, offuscati dal calcio. Peccato però per il risultato..”. Lo Zar si dice infatti rammaricato per come è finita la loro Olimpiade e si riferisce alla medaglia dei secondi qualificati con “il legnaccio”: “È mancata l'energia mentale. Dopo la vittoria da fuori di testa in semifinale abbiamo avuto un grande scarico”. Zaytsev parla inoltre della condotta dell'arbitro, ricordando quel “no touch” assegnato e poi smentito dallo stesso giocatore brasiliano “Però non è un alibi, il Brasile ha vinto con merito”.
"Bisogna sfruttare l'onda del successo"
Cercando di lasciarsi alle spalle il passato e parlando del futuro, lo Zar prosegue: “Per prima cosa bisognerebbe sfruttare l'onda di entusiasmo cresciuta durante le Olimpiadi.
Ma purtroppo al momento la Federazione praticamente non ha un ufficio di marketing e di questo ne risentiamo tutti. In tanti ad esempio mi hanno chiesto dove poter acquistare la maglia azzurra, ma non c'è modo di farlo..”.
Ivan, inoltre, parla già di Tokyo 2020, dove lui e compagni proveranno nuovamente a conquistare il metallo più prezioso:“Speriamo di arrivare in Giappone con un gruppo bello unito come eravamo a Rio”.
Per quanto riguarda la sua carriera individuale, il figlio del pallavolista russo campione olimpico Vjačeslav Zajcev, inizierà presto una nuova stagione nella Sir Safety Perugia, dopo due stagioni passate alla Dinamo Mosca: “Sono molto felice di essere tornato in Italia. Questo Paese mi è mancato tantissimo! Mi è mancato il calore della gente!
In Russia c'è molta più freddezza..”.
Perugia, inoltre, rappresenta la città da dove è partito e lo Zar si annuncia incredibilmente motivato e concentrato su ciò che lo attende: “Sono già in modalità “On”, la testa s'è già riaccesa. A Perugia voglio mettere radici”.