Nel prossimo World Tour non ci saranno più squadre russe. Se la Tinkoff chiuderà i battenti a fine stagione come già noto da tempo, la Katusha cambierà radicalmente il proprio progetto. La squadra correrà con licenza della Svizzera, con un nuovo main sponsor e slegandosi dal progetto russo. Il capitano resterà Alexander Kristoff e tra i nuovi corridori spiccherà il nome di Tony Martin, il quattro volte iridato a cronometro.

Alpecin insieme a Katusha

Il Team Katusha era nato per volontà di Igor Makarov, magnate russo e presidente della Federazione nazionale, per sviluppare il Ciclismo nel paese e scoprire nuovi talenti.

In realtà il progetto è riuscito a metà. La squadra ha vinto molto in questi anni, ma grazie allo spagnolo Joaquim Rodriguez e al norvegese Alexander Kristoff, non riuscendo a lanciare nuovi talenti del ciclismo russo se non Ilnur Zakarin. Ora il progetto cambierà radicalmente. Il ruolo di squadra cacciatrice di nuovi talenti russi passerà alla Gazprom Rusvelo, la formazione che abbiamo visto anche al Giro d’Italia vincitrice della cronoscalata all’Alpe di Siusi con Foliforov e protagonista in molte altre gare con Firsanov. La Katusha avrà invece un respiro più internazionale. La licenza non sarà più russa ma svizzera e il brand Katusha sarà soppiantato da Alpecin come main sponsor. “Purtroppo nessuno era disposto ad investire nella squadra in Russia”, ha spiegato il Team manager Ekimov in un incontro con i media a Mosca.

La nuova Alpecin avrà ancora Kristoff come capitano per le classiche, mentre Zakarin sarà promosso a leader per le corse a tappe. I corridori russi in organico saranno appena cinque contro gli attuali quattordici, a testimoniare il cambio di rotta. Oltre a Zakarin resteranno solo Mamykin, Kuznetsov, Belkov e Kochetkov. Tra i nuovi arrivi non ci sarà nessun corridore russo, ma la geografia della squadra si sposterà più sul nord Europa.

L’arrivo di maggior spicco è infatti quello del tedesco Tony Martin, insieme al connazionale Rick Zabel. Ci saranno anche il danese Mads Wurtz Schmidt, giovane cronomen di grande talento, l’olandese Lammertink e i belgi Planckaert e Biermans. Sfuggono a questa logica il portoghese Goncalves e il croato Kiserlovski.