Un' impresa storica, una medaglia che brilla nel caldo di Doha. Elisa Balsamo è la nuova campionessa del mondo juniores: l'atleta azzurra ha tagliato il traguardo dopo 74.5 chilometri mettendo la sua ruota davanti le altre.
Diciotto anni e un titolo iridato in tasca dopo quelli nell'omnium e nell'inseguimento a squadre su pista. Una stagione davvero magica per Elisa, che chiude in maniera eccellente il suo 2016, con la conquista del mondiale di categoria.
La gara iridata di Elisa Balsamo
Una gara concentrata, con una volata di gruppo nel finale. Nelle ultime battute sono rimaste in trenta, con quattro azzurre pronte a dare man forte alla balsamo.
Lisa Morzenti e Chiara Consonni hanno accompagnato Elisa sul traguardo con un lavoro di squadra eccellente.
Sul podio anche l'atleta statunitense Skylar Schneider e la norvegese Susanne Andersen.Ancora cadute nei primissimi chilometri, con la Fidenza che è rimasta attardata. Comunque tutte le atlete tricolori hanno compiuto davvero un lavoro perfetto, sacrificandosi in toto per la causa.
2016 UCI Juniors World Champion
— UCIWomenCycling (@UCIWomenCycling) 14 ottobre 2016
Elisa Balsamo 🇮🇹🏅🌈#UCIDoha2016 pic.twitter.com/yNpmRXUbgc
La gioia di Elisa
"Questa è un vittoria per tutto il movimento femminile in Italia. Devo ringraziare le mie compagne, è il nostro titolo, non il mio. È stato incredibile". Inoltre la maglia con l'iride le è stata consegnata da un gigante del Ciclismo, ovveroEddy Merckx.
La ciliegina sulla torta per un anno davvero magico.
Una prova davvero eccellente per l' atleta azzurra, che pone l'accento su un suo momento personale davvero magico. Ma come lei stessa ha precisato, questa medaglia (come quella ottenuta da Elisa Longo Borghini alle olimpiadi di Rio) è un toccasana per tutto il movimento rosa del ciclismo.
Una vittoria incredibile che dà lustro ad uno sport che in Italia è sempre stato considerato alla pari di altri più accreditati, ma negli ultimi anni tutto il movimento aveva subito un'involuzione non indifferente. Le medaglie di Rio, sia nelle prove femminili che maschili (l'oro di Elia Viviani su pista) sono davvero un ottimo punto di partenza per il futuro azzurro delle due ruote.
