Ecco i primi effetti del polemico dopo corsa della Het Nieuwsblad. Durante la classica di sabato scorso alcuni corridori avevano approfittato del marciapiede per evitare di pedalare sul pavè, una manovra non regolamentare. Quattro giorni dopo gli organizzatori del più piccolo Gp Le Samyn sono corsi ai ripari con una soluzione semplice ed efficace. È bastato posizionare alcune transenne sui tratti di marciapiede vietati perché i corridori rispettassero il regolamento, evitando così ogni tipo di polemica e recriminazione.

Ciclismo, una transenna contro le polemiche

L’episodio che ha caratterizzato la Het Nieuwsblad continua a far discutere e potrebbe avere delle conseguenze ancora da valutare per i corridori coinvolti. Peter Sagan, Greg Van Avermaet e Sep Vanmarcke erano saltati sul marciapiede ad una cinquantina di km dall’arrivo, mentre si affrontava un tratto di pavè. Quando nello stesso tratto sono arrivati gli inseguitori il marciapiede è stato sbarrato da un commissario in moto, che li ha così costretti a pedalare sul pavè, perdendo così secondi preziosi rispetto ai fuggitivi. L’episodio potrebbe finire alla commissione disciplinare dell’Uci, che potrebbe sanzionare in qualche misura i corridori responsabili di questa irregolarità.

Ma al Gp Le Samyn, la semiclassica belga che si è corsa ieri, mercoledì 1° marzo, gli organizzatori hanno trovato un modo molto semplice per risolvere la questione e mettere tutti i corridori sullo stesso piano. I tratti di marciapiede a bordo pavè sono stati interdetti con alcune transenne poste diagonalmente. I corridori sono così stati costretti a pedalare sul pavè, avendo anche un modo più chiaro per riconoscere i passaggi vietati sul percorso. La corsa, sotto la pioggia, si è conclusa con la vittoria del belga Guillaume Van Keirsbulck (Wanty), che ha superato in uno sprint a due il lussemburghese Alex Krisch (WB Veranclassic). Vedremo se ora anche le altre classiche adotteranno delle misure simili per non ritrovarsi ancora con un dopo corsa rovente come quello vissuto alla Het Nieuwsblad.